Stellantis: invito alle dimissioni
di Jeff Hoffman
Stellantis ha invitato un terzo dei dipendenti italiani e metà di quelli statunitensi a lasciare il posto di lavoro.
Lo ha fatto sapere la stessa società multinazionale motivando il ridimensionamento come parte degli sforzi di riduzione dei costi nella transizione all’elettrico.
Lontano dalla narrativa psico ecologista, tuttavia, la vendita di auto elettriche è tutto fuorchè in crescita.
Per quanto riguarda il fu Belpaese, in ogni caso, la holding multinazionale nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA ha infatti spedito una mail a 15mila dipendenti europei, di cui 5 mila italiani, proponendo loro un’uscita volontaria.
“Stellantis cerca di comprarsi i lavoratori”, è esploso Elon Musk con una dichiarazione sul suo social X.
Sul fronte italiano è intervenuto il ministro delle imprese e del “forse made in italy” Adolfo Urso che, soltanto pochi giorni prima, aveva dichiarato di essere a un passo da un accordo con la multinazionale per rilanciare la produzione automobilistica in Italia con tutta la sua filiera produttiva.
Stando ai dati, tuttavia, il numero di dipendenti dello storico impianto di Mirafiori è calato in 4 anni del 26,7%. Di poco inferiore la percentuale degli impianti di Pratola Serra in Campania e di Melfi in Basilicata.
Inoltre, se secondo i sondaggi dei media dominanti il 70% degli italiani sogna un auto elettrica, nel corso del 2023 soltanto il 3,9% di loro ne ha immatricolata una.
La nave della transizione elettrica è incagliata nelle secche ma, fa sapere l’Ansa, Stellantis ha registrato nel 2023 ricavi netti per 45 miliardi di euro, il 7% in più rispetto al 2022, e, difatti, è di prossima inaugurazione il primo hub di economia circolare proprio all’interno del comprensorio di Mirafiori.
Neoliberismo, e sai cosa bevi.