Portuali pronti alle barricate
Ennesimo weekend di manifestazioni contro il green pass, con la categoria dei portuali che assume il ruolo di gran protagonista. Migliaia di persone si sono radunate lungo le vie di Trieste per opporsi all’apartheid che il Governo Draghi intende imporre ai lavoratori di tutta Italia. 10.000 i presenti, secondo la Questura. Almeno il doppio, secondo gli organizzatori.
I partecipanti hanno sfilato in corteo cantando slogan in difesa della “libertà” e denunciando la disinformazione della stampa mainstream. Una manifestazione consistente, alla quale i lavoratori portuali di Trieste hanno partecipato dopo essersi riuniti in assemblea ed aver stabilito che il green pass non è uno strumento sanitario, ma “una misura di discriminazione e di ricatto”.
Parole simili a quelle usate dai loro colleghi di Genova, che in un comunicato hanno definito il lasciapassare verde come “un tentativo autoritario che il padronato sta usando per sottomettere i lavoratori a una logica di dominio che nulla ha a che fare con la sicurezza”. La rabbia dei portuali si trasformerà lunedì prossimo, 11 ottobre, in sciopero generale. “A voi lasciamo le buffonate, a noi il compito di preparare le barricate”, si legge nel comunicato dei portuali genovesi, a cui fa eco un operaio di Trieste: “Se anche uno solo di noi resterà fuori per il green pass, nessuno di noi entrerà a lavorare”.
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