di Margherita Furlan
La ferrovia Cina-Pakistan, lunga 3.000 chilometri, presto collegherà le regioni occidentali della Cina con il Mar Arabico, aggirando lo Stretto di Malacca e riducendo la dipendenza dal Mar Cinese Meridionale. Si tratta del più grande progetto di mobilità della Belt and Road Initiative e di recente è finito sotto la lente degli analisti cinesi per l’ingente somma necessaria al suo completamento: circa 400 miliardi di yuan, cioè 57,7 miliardi di dollari. Le reticenze cedono comunque il passo alla spinta di concludere il progetto, grazie al valore strategico dell’infrastruttura, secondo uno studio di fattibilità commissionato dal governo cinese, che ha evidenziato come il piano infrastrutturale potrebbe determinare importanti implicazioni geopolitiche, contribuendo a rimodellare il commercio e la relazioni diplomatiche in tutto il continente eurasiatico.
Cina-Pakistan, una ferrovia dall’impatto geopolitico
