di Fabio Belli
“Voi siete gli eredi della grande Madre Russia, il grande impero. La Russia di Pietro I e Caterina la Grande, quell’impero colto, di grande cultura e umanità. Non rifiutate mai questa eredità”.
Queste, in sostanza, le parole di Papa Bergoglio in un discorso tenuto in video conferenza ai giovani della Giornata della gioventù russa a San Pietroburgo. Parole che hanno causato subito un gesto di stizza da parte del regime di Kiev. “È un peccato che l’idea di grande potenza russa, che è la causa dell’aggressività cronica della Russia, sia sostenuta dal Papa”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko.
Critiche sono piovute anche dal capo della Chiesa greco-ortodossa ucraina Svyatoslav Shevchuk, secondo cui tali dichiarazioni ispirerebbero le presunte ambizioni neocoloniali della Russia. Per Shevchuk, che si aspetta delle scuse dal Papa verso i propri fedeli, vi sarebbe il pericolo che le parole possano essere interpretate come un sostegno al nazionalismo e all’imperialismo russo che, a suo dire, avrebbero causato la guerra in Ucraina.
Non è dato sapere se il capo ortodosso si riferisca anche a quei movimenti nazionalisti supportati dall’Occidente che hanno come emblema personaggi del calibro di Stepan Bandera e stemmi nazisti. Movimenti che dal 2014 hanno permesso di diventare all’Ucraina il poligono di addestramento della NATO.