di Gionata Chatillard
Dopo oltre un anno e mezzo di crisi diplomatica, Spagna e Algeria hanno fatto la pace, e la nazione nordafricana farà presto tornare il suo ambasciatore a Madrid. La tensione fra i 2 paesi era scoppiata a causa del sostegno mostrato al Marocco da parte dal Governo Sánchez, che si era inaspettatamente allineato alle posizioni di Rabat riguardo all’annosa questione del Sahara Occidentale. Invece di continuare a rivendicare il diritto all’autodeterminazione di questa ex colonia spagnola, Madrid aveva infatti deciso di accettare il piano di autonomia proposto dalla monarchia alawita e sostenuto dagli Stati Uniti, finendo così per irritare l’Algeria, storico alleato di quella popolazione.
Una vera e propria svolta storica per la Spagna, che ha dovuto però pagarne il prezzo in termini commerciali. Le esportazioni in Algeria sono infatti scese di quasi il 90%, ma a ridursi sono state anche le importazioni di gas. L’Italia ne aveva subito approfittato, garantendosi quote di energia che altrimenti avrebbero potuto essere indirizzate verso la Penisola Iberica. Il riavvicinamento annunciato nei giorni scorsi fra Algeria e Spagna potrebbe però cambiare le cose. E a dimostrarlo ci sarebbe il recente dialogo avviato fra le compagnie energetiche dei due paesi volto a stabilire un nuovo accordo sui prezzi del gas.
Dal punto di vista politico, la risoluzione del conflitto fra Algeri e Madrid si deve in parte alla posizione mantenuta dal Governo Sánchez sul conflitto israelo-palestinese, più critica di quella di molti altri paesi europei nei confronti dell’offensiva di Netanyahu, che diversi ministri dell’Esecutivo spagnolo hanno equiparato senza mezzi termini a un “genocidio”.
Dal punto di vista economico, invece, a incidere sul riavvicinamento è stato -almeno indirettamente- il golpe avvenuto lo scorso luglio in Niger. L’instabilità del Sahel ha infatti convinto la Nigeria a bypassare quella regione puntando invece a far arrivare il gas in Europa attraverso un collegamento sottomarino con il Marocco. Un progetto che però finirebbe per scavalcare proprio l’Algeria, allungando al contempo le rotte anche verso l’Italia. La possibilità che la Spagna inizi presto a ricevere gas da questa nuova via potrebbe in questo senso aver convinto il paese nordafricano a riaprire i canali di comunicazione con Madrid per non perdere definitivamente una fetta importante del suo export energetico.