di Jeff Hoffman
I vertici della NATO temono un cambiamento di Parigi nei confronti dell’Alleanza in caso di vittoria del Rassemblement National di Marine Le Pen alle elezioni parlamentari. Stando infatti all’Economist del 24 giugno, “la condotta della politica estera della Francia potrebbe entrare in un periodo incerto, e persino turbolento, che potrebbe mettere in discussione l’impegno francese nella NATO”.
Il secondo turno delle elezioni francesi sarà il 7 luglio e, stando ai sondaggi, si prevede che il RN vincerà fino a 280 seggi all’Assemblea nazionale. Secondo Euractiv, che cita i soliti diplomatici anonimi, la nuova leadership di Parigi potrebbe optare per una “soft exit” dalla NATO, abbandonando il comando militare del blocco, una mossa che ha già un precedente nella storia francese. Secondo l’esperto militare della testata, Michel Duclos, RN potrebbe spingere la Francia a inviare semplicemente truppe meno qualificate in numeri più piccoli per partecipare alle missioni congiunte della NATO.
“Non ci sarà alcuna uscita dal comando militare integrato della NATO mentre la guerra è in corso”, aveva rassicurato a febbraio Jordan Bardella.
Ciò nonostante, a conferma dell’enorme influenza mediatica diretta verso i processi elettorali, l’SOS fascismo torna ad impegnare l’orchestra dei media dominanti.
Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha annunciato il dispiegamento di 30mila agenti delle forze dell’ordine per frenare eventuali proteste dell’ultra destra o dell’ultra sinistra, ha rassicurato la BBC dall’altra sponda della Manica.
Da Berlino è intervenuta il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, sempre pronta a intonare il ritornello: “la NATO è più forte che mai”, nascondendo le crepe atlantiste che dalla Turchia si estendono a vista d’occhio sul Vecchio Continente.
Per non perdere tempo il quotidiano Politico ha intanto pubblicato il piano di Trump per la NATO e, cambiamenti o non cambiamenti, la Russia ha ridisegnato dal vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai una nuova sicurezza Euroasiatica dove tutti, anche fuori dall’Eurasia, possano vivere e crescere in piena libertà.
La NATO non è presente in India, ma l’Alleanza è interessata a creare una regione indo-pacifica sicura, ha detto l’ambasciatore americano a Nuova Delhi Eric Garcetti.
E la spettacolarizzazione della guerra continua.