di Jeff Hoffman
Allacciate le cinture di sicurezza, aveva premesso qualche giorno fa il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, annunciando le iniziative del presidente Orbàn.
Dopo aver assunto la presidenza dell’Unione europea, infatti, il presidente ungherese Victor Orbàn ha incontrato Volodymir Zelenzky, Vladimir Putin, Xi Jinping, pronto a volare a Washington.
“Amici miei, sembra che il treno militare non abbia freni e il conducente sia impazzito. Dobbiamo tirare il freno d’emergenza affinché chi vuole possa scendere dal treno e non partecipare alla guerra”, aveva scritto Orban nel bel mezzo dell’azione diplomatica che, almeno apparentemente, ha fatto scoppiare i nervi a tutti i funzionari europei e della NATO.
“Il presidente Xi mi ha chiarito oggi che la Cina continuerà i suoi sforzi per creare le condizioni per la pace. Non siamo soli! La missione di pace continuerà,” ha fatto sapere Orban dopo l’incontro con il presidente Xi, che ha dichiarato che Pechino e Budapest condividono principi comuni nel loro approccio alla risoluzione del conflitto in Ucraina.
“Immaginare che la Russia possa perdere è praticamente impossibile”, ha commentato aspramente Orban mentre il ministro Szijjarto annunciava la programmata cooperazione commerciale, economica e di investimento fra Cina e Ungheria.
Il presidente ungherese dunque procede a tutto gas nella collaborazione sino-ungherese e, a quanto pare, senza dare grosso peso alle minacce dei colleghi europei, determinati a servire gli interessi della cupola disposta a bruciare la Francia, così come il mondo.