di Fabio Belli
Il personale militare delle forze armate ucraine viene addestrato all’uso di munizioni chimiche per i sistemi di artiglieria di fabbricazione occidentale.
È quanto ha affermato il tenente generale Igor Kirillov, capo delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe.
Durante un briefing tenuto ieri, 27 agosto, il funzionario della Difesa ha riferito che il laboratorio ucraino di Avdeevka produceva al giorno più di 40mila dosi letali di sostanze tossiche per l’uomo e che all’Ucraina sarebbero state fornite circa 500 tonnellate di trietanolammina, utilizzata per la fabbricazione di gas letali,
Kirillov ha accusato poi gli Stati Uniti per la creazione di agenti patogeni contro alcuni gruppi etnici. Secondo i dati in possesso del Ministero della Difesa russo, dall’agosto 2022 al maggio 2024 si sarebbero verificati più di duemila casi di trasporto di campioni di biomateriali dall’Ucraina agli Stati Uniti attraverso la Moldavia che, insieme alla Romania, verrebbe utilizzato come zona franca per fare in modo che Washington non figuri nelle trame di un programma biologico militare segreto.
Il classico “segreto di Pulcinella” visto che le indagini di Mosca, sarebbero riuscite a ricostruire, dall’Ucraina, l’esportazione di merci pericolose verso la Moldavia, gestita dalla società Biopartners, una filiale dell’omonima società statunitense. Nella filiera del trasporto di materiale chimico sarebbe coinvolta anche Q2 Solution, una filiale di uno dei maggiori fornitori del Pentagono.
Kirillov ha poi precisato che anche prima dell’inizio della Operazione Militare Speciale, più di 16mila campioni biologici venivano esportati dall’Ucraina negli Stati Uniti.