di Margherita Furlan
Guerra su vasta scala tra Israele e Libano.
Si aggrava ancora il bilancio delle vittime dei raid aerei israeliani condotti questa mattina in diverse zone del Libano, in particolare nel sud e nella valle della Bekaa. Secondo il ministero della Sanità libanese i morti sono 274.
«Non toglieremo il piede dall’acceleratore», ha precisato Netanyahu, affermando che Israele sta eliminando alti esponenti di Hezbollah e distruggendo i loro depositi di missili.
l primo ministro libanese, Nagib Mikati, nel corso di una riunione del suo gabinetto tenutasi in mattinata ha dichiarato che l’esecutivo «è determinato a porre fine alla ripresa del conflitto» con Israele. «Stiamo lavorando per fermare la nuova guerra israeliana ed evitare il più possibile di cadere nell’ignoto». Il premier ha allo stesso tempo sottolineato l’urgenza della situazione mentre gli attacchi aerei continuano a colpire le aree civili e ha chiesto «sforzi internazionali collettivi per fare pressione su Israele».
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha invece affermato che l’esercito sta “espandendo” gli attacchi contro le posizioni di Hezbollah “in tutto il Libano”. In queste ore è stata colpita anche Beirut. E’ la quarta volta dall’inizio della guerra che Israele bombarda la capitale libanese.
Gli Stati Uniti stanno inviando ulteriori truppe in Medio Oriente mentre aumenta l’intensità dello scontro. Lo ha annunciato il Pentagono. Il portavoce Pat Ryder non ha fornito dettagli sul numero di truppe aggiuntive né su quali sarebbero i loro compiti. Gli Stati Uniti hanno già 40mila soldati nella regione. Il dipartimento di Stato americano ha, intanto, invitato i cittadini statunitensi a lasciare il Libano.