di Jeff Hoffman
In attesa della premiazione di stasera dall’Atlantic Council di New York, che oltre a lei sarà attribuito anche al presidente del Ghana e al primo ministro greco, la premier Giorgia Meloni ha incontrato oggi gli amministratori delegati dei gruppi Google-Alphabet, Sundar Pichai, di Motorola, Greg Brown, e per chiudere il cerchio l’AD di Open AI, Sam Altman.
Al centro dei colloqui, le prospettive dello sviluppo tecnologico e informatico globale con particolare riferimento all’intelligenza artificiale.
Stando a una nota di Palazzo Chigi la discussione si è allargata al tipo di iniziative da poter adottare per incrementare la competitività italiana nei settori a più alta tecnologia, che tradotto in lingua semplice significa offrire lo stivale e le eccellenze italiane all’industria tecnologica di Washington.
A confondere le acque ci hanno pensato come sempre i media dominanti che hanno evidenziato in ogni modo la vicinanza del premier italiano a Elon Musk in quanto alleato di Donald Trump.
Dal fu Belpaese, nell’usuale strategia del poliziotto buono e del poliziotto cattivo il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha puntato tutto sull’amicizia e la fedeltà agli Stati Uniti a prescindere dal presidente in carica.