di Margherita Furlan
Per la prima volta la guardia costiera cinese martedì 1° ottobre si è spinta nel mar Artico per condurre pattugliamenti congiunti con la Russia. L’arrivo della flottiglia guidata dalla nave “Meishan” è coinciso con il 75° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese e dell’istituzione delle relazioni diplomatiche tra Pechino e Mosca. L’operazione marittima, che segue di pochi giorni attività congiunte nel Pacifico, dimostra il crescente allineamento tra i due paesi alleati. Posizione ribadita stamani dal presidente cinese, Xi Jinping, che in una conversazione con Vladimir Putin ha affermato che la Cina è “pronta a espandere costantemente la cooperazione pragmatica a tutto tondo tra due Paesi… Un’amicizia permanente di buon vicinato, un coordinamento strategico completo e una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”.
D’altro canto, secondo un sondaggio pubblicato lunedì 30 settembre dall’Università Tsinghua di Pechino, i cinesi sono sempre più favorevoli alla Russia mentre crescono sentimenti di ostilità verso Stati Uniti e Giappone. Il 66% delle oltre 2.600 persone intervistate apprezza le relazioni con Mosca, mentre il 76% non vede di buon occhio gli Stati Uniti (accusati da 9 persone su 10 di cercare di contenere la crescita della Cina) e l’81% non è favorevole al Giappone. Anche se sono dati in crescita rispetto allo scorso anno, molti continuano ad avere un’opinione “neutrale” nei confronti degli americani (a essere impopolare è soprattutto la Casa Bianca).