di Margherita Furlan e Jeff Hoffman
“Russia e Cina stanno minando l’ordine mondiale”, ha dichiarato a Fox News il coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
Nel frattempo, durante la notte a cavallo fra il 20 e il 21 marzo, Kiev, o chi per essa, ha sferrato un altro attacco con velivoli senza pilota, che possono trasportare fino a 20 chilogrammi di carico o di esplosivo,
decollati da Odessa e armati di esplosivo sulla Crimea. Stando alle prime indiscrezioni le forze armate ucraine intendevano colpire la ferrovia che unisce Sebastopoli alla Russia continentale. Altre fonti militari anonime, tuttavia, indicano che ad essere colpito avrebbe dovuto essere l’aeroporto militare russo. Colpiti dalle schegge dei droni precipitati alcuni edifici della stazione ferroviaria, negozi e case private.
Nella Grande Mela, invece, il Dipartimento di Polizia di New York si è preparato agli scontri in vista di possibili proteste per l’annunciato arresto dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Un gruppo di almeno una cinquantina di media è piazzato intorno alla sede della Corte Criminale di Manhattan.
Il Gran Giurì si riunirà mercoledì 22 marzo per valutare la posizione di Trump, si legge intanto dalla stampa a stelle e strisce.
Recinzioni in cemento sono state innalzate intorno alla Trump Tower. Forse questi sono gli unici modi che le élite che si nascondono a Washington hanno di rispondere alla nuova spettacolare alleanza tra Pechino e Mosca.