Gli operatori sanitari si difendono
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Sono almeno 300 gli operatori sanitari e medici che fra Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova sono ricorsi al Tar di Brescia per difendere il diritto di scelta terapeutica. La prima udienza è fissata per il 14 Luglio, fa sapere il Giornale di Brescia per lo più ignorato dall’informazione mainstream. “L’Italia è l’unico Paese dell’Unione Europea a prevedere l’obbligatorietà per determinate categorie di soggetti “, si legge nel ricorso.
“Non ha niente a che fare con una battaglia no vax, ha spiegato l’avvocato prof. Daniele Granara, costituzionalista e docente di diritto costituzionale all’università di Genova e di Urbino, precisando che in ballo c’è l’obbligo di correre dei rischi o di non poter svolgere la propria professione.
“Noi impugniamo un obbligo che non può essere tale – spiega Granara all’agenzia di stampa ANSA, perché un trattamento sanitario obbligatorio è possibile solo se ha i requisiti di efficacia e sicurezza. E il vaccino non ha né l’uno né l’altro”. Di parere diverso sembra essere il dottor Pregliasco che, intervistato da Sputnik Italia non solo ipotizza dei nuovi lockdown mirati nel mese di ottobre, ma, per quelli che comunemente vengono definiti no vax, Pregliasco suggerisce di adottare misure coercitive affinchè sia loro proibito di frequentare luoghi pubblici e di andare a lavorare. Nelle stesse ore in quel del Trentino Alto Adige 115 operatori sanitari sono stati sospesi dal lavoro, senza stipendio, per essersi opposti alla campagna anti immunitaria coordinata dal generale dell’esercito Figliuolo. “Sanitari non vaccinati, interi reparti a rischio chiusura”, titolava il 21 giugno una pagina di Rainews di Trento.
Oltre il sipario delle notizie quello che innegabilmente avanza a passo veloce e con il costante contributo di stampa, nani e ballerine è la quarta rivoluzione industriale ben descritta dal signor Schwartz,già fondatore del WEF
In un’epoca di straordinaria censura siamo costretti a difenderci. La nostra prima e unica linea di difesa siete voi. Unirsi ai cacciatori di verità significa prepararsi ad una battaglia continua per uscire dalle secche del mainstream. ☀️ ☀️ ☀️
Non cediamo alla pressione di chi ci vuole schiavi. Sveglia un amico e unisciti alla caccia. L’obiettivo è raggiungere 40mila euro per il primo maggio. Sappiamo che con voi nulla è impossibile. Farcela ci consentirà di sopravvivere al primo round di censura e guardare più fiduciosi al futuro! ☀️ ☀️ ☀️
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