di Jeff Hoffman
Quella a Gaza è una guerra contro i bambini. È una guerra contro la loro infanzia e il loro futuro. Lo ha dichiarato il Commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini.
Lazzarini ha inoltre denunciato il divieto, imposto da Israele, di far entrare a Gaza camion contenenti forbici chirurgiche utilizzate e kit medici per bambini. “Le forbici mediche sono state aggiunte a una lunga lista di articoli proibiti che le autorità israeliane classificano come a duplice uso”, ha affermato il capo dell’Unrwa aggiungendo che molti stanno morendo per mancanza di cibo e acqua.
Stando ai dati forniti dal ministero della Sanità di Gaza il 23 settembre si parla di 16.680 bambini e 11.275 donne.
Secondo la rivista Lancet, tuttavia, questi numeri non terrebbero conto dei dispersi e delle morti non dirette. Seguendo questi calcoli, si tratterebbe di 186mila morti a fronte dei circa 43mila denunciati dal ministero di Gaza.
Il numero di feriti attualmente conteggiato dal ministero tocca i 96.000.
Ad almeno 1.000 bambini sono state amputate una o entrambe le gambe e circa 30 dei 36 ospedali sono stati bombardati, scriveva l’agenzia Ansa nel mese di aprile.
Secondo i dati pubblicati da Oxfam nell’ultimo anno sono state uccise più donne e bambini a Gaza dall’esercito israeliano che nel periodo equivalente di qualsiasi altro conflitto recente.
Osservando i dati forniti da progetto di ricerca indipendente, il numero più alto di donne rimaste uccise in un anno di conflitto era stato registrato in Irak, dove nel 2016 erano state uccise ben 2.600 donne.
Sempre in termini numerici, mentre la Casa Bianca ripeteva che Israele ha il diritto di difendersi, la striscia di Gaza ha visto andare distrutti 52.564 edifici, con il 66% dei palazzi distrutti o fortemente danneggiati.
A peggiorare il quadro del genocidio in corso a telecamere aperte ci ha pensato un altro record battuto da Israele, che dal 7 ottobre 2023 al 2 ottobre 2024 ha fisicamente eliminato 173 giornalisti.