In meno di 24 ore a due canali di informazione online, gestiti entrambi da amici, Byoblu e Cento giorni da leoni, è arrivato il secondo strike da YouTube. In pratica, oltre a due settimane di sospensione, è l’ultimo avvertimento. Un altro strike e sei fuori. Perderemo tutto, voce, video e introiti. Questo è un ultimatum. I padroni universali non rispondono a nessuno. E i loro portavoce la settimana scorsa hanno disertato una commissione della Regione Lazio, convocata appositamente per discutere di questi temi: loro non riconoscono le istituzioni pubbliche come interlocutori. Essi stessi si sono sostituiti agli Stati attraverso il capitalismo inclusivo. I milioni di zettabyte che circolano nella rete sono semplici armi di ricatto, perchè il controllo sulle vie di trasmissione è e sarà decisivo nella guerra delle comunicazioni. Con l’avvento del 5G e il passaggio generalizzato all’”Internet delle cose”, si aprirà la rivoluzione di tutti i tradizionali sistemi d’arma, terrestri, navali, spaziali. Tre campi, quello militare, quello dei meta data, quello delle nuove infrastrutture necessarie per i miliardi di antenne da piazzare in ogni dove, in ciascuno dei quali si accumuleranno decine di trilioni di dollari d’investimenti.La battaglia si annuncia strategica. E sarà decisa da quelli che possono fare a meno degli Stati perchè possono usare direttamente le loro banche, i loro eserciti, i loro servizi segreti. La censura riguarda tutti noi. Non viene solo silenziata ogni voce contraria. Si prepara il terreno ad una società dove, dopo il diritto di parola, si darà l’assalto definitivo ad ogni altro diritto.
Noi, per il momento, continuiamo la nostra battaglia. Senza compromessi e senza piegarci. Ma ci sentiamo sempre più soli. Per fortuna abbiamo al nostro fianco migliaia di Cacciatori di Verità e con la vostra forza non ci arrendiamo ai padroni universali!