di Jeff Hoffman
L’unico modo per porre fine all’incubo di 70 anni di insicurezza in Asia occidentale e nel mondo è ripristinare il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, ha dichiarato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian all’Assemblea delle Nazioni Unite, aggiungendo che la comunità internazionale deve fermare immediatamente la violenza e la guerra del regime sionista a Gaza e in Libano.
Nel suo discorso ufficiale Pezeshkian ha inoltre precisato che Israele ha assassinato scienziati iraniani, diplomatici e ospiti del Paese persiano, oltre a sostenere Daesh e gruppi terroristici sia visibili che nascosti.
Nonostante le dichiarazioni del presidente iraniano, ha scritto in altre parole il filosofo russo Aleksandr Dugin, l’accusa di tradimento del nuovo presidente iraniano è già stata pronunciata da un vasto numero di pseudo esperti di politiche internazionali. “Non sarà un rigido sostenitore dello sciismo politico estremo, ha sottolineato il filosofo, ma agisce nel quadro degli interessi di tutti gli iraniani, spiegando che nel sistema iraniano il presidente ricopre un ruolo di rappresentanza che, se dovesse discostarsi dalle linee guida della Repubblica Islamica verrebbe subito privato dei suoi poteri.
L’Iran è disposto a collaborare con le potenze mondiali e con i suoi vicini per costruire un mondo migliore, mantenendo relazioni economiche, sociali, politiche di sicurezza efficaci e su un piano di parità, ha inoltre affermato Pezeshkian che a latere dell’Assemblea Generale dell’ONU ha avuto incontri con il presidente francese Emanuel Macron, il presidente bulgaro Rumen Radev, con il principe del Kuwait Sabah Khaled Al-Hamad e con il minisro degli Esteri cinese, Wang Yi, che ha nuovamente ribadito la ferrea alleanza fra Cina e Iran.
Da oltre oceano, nel frattempo, intervenendo a un evento elettorale nel nord Carolina, Donald Trump ha riportato in auge l’accusa avanzata a luglio dall’ex vice direttore della CIA Avril Haines.
“L’Iran ha già fatto delle mosse che non hanno funzionato, ma ci riproveranno”, ha scritto Trump su X adottando l’usuale strategia narrativa del nemico pubblico numero 1, cioè l’Iran.
“Faremo saltare in aria le vostre città più grandi e l’intero paese riducendolo in mille pezzi”, ha dichiarato Trump aggiungendo che l’Iran non sarà più una minaccia.
Le autorità statunitensi affermano di non interferire e di non avere informazioni, ma hanno informazioni e interferiscono negli affari regionali. L’attuale governo americano ha bisogno della vittoria del regime sionista per le prossime elezioni, ha dichiarato la guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei.