La de dollarizzazione si estende anche in Argentina
di Fabio Belli
L’Argentina pagherà le importazioni cinesi in yuan invece che in dollari.
È quanto ha dichiarato il ministro dell’Economia Sergio Massa durante un incontro a Buenos Aires con l’ambasciatore cinese Zou Xiaoli. “L’Argentina sarà in grado di programmare importazioni in yuan del valore equivalente ad oltre 1 miliardo di dollari a partire dal prossimo mese”, ha affermato il ministro, sottolineando che pagare con valuta cinese migliorerà la prospettiva delle riserve internazionali del paese.
La decisione di Buenos Aires avvalora la tesi esposta la scorsa settimana dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in missione nel sud e centro America. Il capo della diplomazia russa aveva definito inarrestabile la transizione verso valute diverse dal dollaro. Una fuga, quella dal biglietto verde, che viene percepita in rapida espansione.
Ad ogni modo il governo di Buenos Aires sembra seguire anche un’altra tendenza del nuovo mondo multipolare alternativo all’Occidente imperiale.
Secondo quanto dichiarato dall’ambasciatore dell’Argentina in Russia Eduardo Suain, il paese latinoamericano potrebbe essere in dirittura d’arrivo per aderire ai BRICS. “Sono due anni che ricopro la posizione di ambasciatore e ci stiamo lavorando. So che ci sarà un incontro in Sudafrica. Non sono ancora sicuro se l’ingresso avverrà in quest’occasione, ma l’invito stesso è un grande passo per noi”, ha concluso l’ambasciatore.