di Margherita Furlan
Mentre il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, stava atterrando a Mosca per un incontro con Vladimir Putin, quest’ultimo presiedeva oggi una riunione del Consiglio di Sicurezza. Putin ha incaricato Nikolai Patrushev, Segretario del Consiglio stesso, a intensificare le misure di controspionaggio e di anti terrorismo, anche per neutralizzare i tentativi di destabilizzazione delle nuove regioni, definite “terre storiche del Paese”.
Il presidente russo ha poi dichiarato che “le agenzie di intelligence occidentali stanno supportando l’organizzazione di attacchi terroristici in Russia”. Ed è pertanto necessario rispondere prontamente. Nella serata di oggi il capo della diplomazia russa, Sergeij Lavrov, ha sottolineato, dagli schermi del primo canale della televisione russa, che Mosca e Washington sono nella “fase calda della guerra”. Nelle stesse ore, le guardie di frontiera hanno arrestato il pilota di un aereo ultraleggero di nazionalità ucraina schiantatosi nella regione di Bryansk ed è scoppiato un incendio, subito domato, in un ufficio del ministero della Difesa moscovita.
Le tensioni proseguono dunque mentre il mondo multipolare si fa strada tra mille sgambetti. La fregata russa ‘Ammiraglio Gorshkov’ è giunta nel porto di Jeddah, in Arabia Saudita, per la prima volta in oltre un decennio. Gli affari non si fermano, mentre l’Europa resta a guardare.