di Andrea Lucidi
In Libano, lo studente dell’Università dell’Aquila Hadi Zaiter è rimasto ucciso durante i bombardamenti israeliani sulla città di Baalbek. La notizia è stata diffusa con profondo sgomento dal rettore dell’ateneo, che ha espresso il cordoglio di tutta la comunità universitaria.
Hadi Zaiter, originario del Libano, 25 anni, era iscritto all’Università dell’Aquila come studente internazionale del corso magistrale di ingegneria civile e si trovava temporaneamente nel suo paese d’origine quando è stato colpito dall’attacco. Il rettore ha dichiarato: “Siamo sconvolti da questa tragica perdita e ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici di Hadi.” Il fratello Ahmed è l’unico membro della famiglia sopravvissuto agli attacchi israeliani.
Ora ci si interroga su quali saranno le reazioni delle autorità italiane, che nel conflitto Palestinese dal 7 ottobre non hanno fatto mistero di appoggiare incondizionatamente le azioni di Israele, continuando incessatemente a parlare “del diritto di Israele alla propria difesa” e pretendendo di non vedere le azioni militare israeliane contro i civili.
Intanto, il conflitto in Libano continua a destare preoccupazione per la sicurezza dei civili, e il caso di Zaiter rappresenta un doloroso esempio delle conseguenze delle azioni israeliani contro il paese dei cedri che l’occidente, a volte tacitamente, continua a supportare.