di Fabio Belli
La Federazione Russa è interessata a porre fine al conflitto ucraino il prima possibile. Queste le dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Sergeij Lavrov, dopo la conferenza stampa con il suo omologo brasiliano, Mauro Vieira. Il capo della diplomazia russa ha anche confermato il sostegno alla richiesta del Brasile di diventare un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Lavrov si è detto anche interessato ad ampliare la cooperazione con il Brasile nell’uso dell’energia nucleare pacifica, nel settore spaziale e nell’agricoltura, nonché a sviluppare un programma per ripristinare la cooperazione bilaterale, inclusa la commissione intergovernativa.
Il ministro russo ha espresso anche le congratulazioni alla controparte brasiliana per la comprensione delle cause del conflitto in Ucraina e la disponibilità a contribuire alla soluzione della crisi.
La liaison tra il Brasile e il nuovo mondo multipolare d’oriente inquieta così oltre misura Washington, tanto da scatenare una risposta piccata del portavoce della Difesa statunitense, John Kirby, secondo cui il Brasile starebbe ripetendo a pappagallo la propaganda russa e cinese.
E chi prova a voltare la faccia al vecchio Occidente imperialista è addirittura il presidente francese, Emmanuel Macron, che, forse per sviare l’attenzione sulle interminabili proteste nel suo paese, starebbe cercando la sponda cinese per attuare un piano che, a suo avviso, potrebbe potenzialmente portare a colloqui tra Mosca e Kiev. Secondo quanto riporta Bloomberg, Macron avrebbe incaricato il suo consigliere per la politica estera, Emmanuel Bonne, di lavorare con il massimo diplomatico cinese, Wang Yi, per stabilire un quadro che potrebbe essere utilizzato come base per futuri negoziati.
Obiettivo di Parigi quello di raggiungere colloqui fra le parti del conflitto già in estate.
Tuttavia il ministero degli Esteri cinese non ha confermato l’iniziativa congiunta con l’Eliseo.