di Margherita Furlan e Fabio Belli
Imbarcazioni della Federazione Russa hanno raggiunto il punto in cui il 14 marzo 2023 è ammarato il drone MQ-9 Reaper degli Stati Uniti. Intenzione dei russi è recuperare dal fondale il velivolo a pilotaggio remoto per studiarne le componenti. Il drone statunitense sarebbe stato trovato nel Mar Nero vicino a Sebastopoli a una profondità di 900 metri, riferiscono i media russi. L’operazione di recupero sarebbe stata possibile da parte delle forze della Marina russa, in servizio nell’area presunta di caduta del drone, per mezzo di un robot sottomarino. Il portavoce del Pentagono John Kirby, nel dubitare sulle possibilità del recupero, si è affrettato a ribadire che comunque sarebbero state intraprese tutte le misure per rendere «impossibile» l’acquisizione di informazioni sensibili sulle Forze armate dell’Ucraina, le quali si appoggiano ai velivoli occidentali per reperire informazioni utili e guidare la propria artiglieria. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha prontamente replicato: “John, chiedi al New York Times il numero di telefono della compagnia privata ucraina che secondo la propaganda americana ha fatto saltare in aria gli oleodotti del Nord Stream. A giudicare dai vostri documenti sono specialisti delle immersioni in profondità, vedrai che lo prenderanno”.
Poco prima il Comando europeo delle Forze armate statunitensi aveva diffuso un video con un caccia russo Su-27 e un drone MQ-9 Reaper poi precipitato nel Mar Nero. Dalle immagini però non si evincerebbe alcuna prova di collisione, fatta eccezione per lo scarico di carburante del jet russo che avrebbe potuto colpire il drone. Inoltre il Cremlino, avendo emesso fin dall’inizio del conflitto una Notam (notice to air missions) sulla “operazione militare speciale”, può lamentare la «violazione da parte americana dei confini dell’area del regime temporaneo per l’uso dello spazio aereo». Washington ha però informato che i propri velivoli continueranno a volare «ovunque sia legittimo» farlo. Ulteriori incidenti tra USA e Russia potrebbero dunque presto accadere.