di Fabio Belli
La missione navale dell’Unione europea nel Mar Rosso Aspides si è detta impossibilitata a recuperare una petroliera greca, il cui greggio fuoriuscito potrebbe dar luogo alla maggior catastrofe ambientale di sempre.
La MV Sounion, battente bandiera greca, trasportava circa un milione di barili di greggio ed è stata abbandonata dal suo equipaggio dopo essere stata colpita da un attacco degli Houthi lo scorso 21 agosto che, secondo quanto riporta l’agenzia britannica UK Maritime Trade Operations, avevano preso di mira la Sounion con colpi di arma da fuoco da piccole imbarcazioni, prima di colpirla con tre proiettili non identificati.
Mercoledì scorso il movimento yemenita aveva consentito di rimorchiare la petroliera per evitare un disastro che potrebbe essere maggiore di quello occorso alla Exxon Valdez in Alaska nel lontano 1989 visto che il petrolio contenuto nella MV Sounion sarebbe quattro volte quello della Valdez.
La missione Aspides, che ha tratto in salvo l’equipaggio di 25 persone ed è responsabile della sicurezza dei rimorchiatori coinvolti nell’operazione di salvataggio, ha affermato che sebbene la nave rimanga ancorata senza andare alla deriva e non vi siano segni visibili di fuoriuscita di petrolio, sarebbero al vaglio soluzioni alternative per il recupero visto che il ponte principale della nave continua a bruciare.