di Andrea Lucidi
L’aumento della violenza in Medio Oriente rappresenta il “fallimento completo” della politica statunitense sotto la presidenza di Joe Biden. A dichiararlo è stata la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, subito dopo il lancio della massiccia raffica di missili balistici da parte dell’Iran contro Israele, avvenuto martedì sera.
L’Iran ha descritto l’attacco come una rappresaglia attesa a lungo per l’assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran lo scorso luglio, e l’uccisione la scorsa settimana del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, a Beirut.
Israele ha promesso di vendicarsi contro l’Iran e sta proseguendo la sua campagna di bombardamenti e un’incursione, che definisce limitata, in Libano. Commentando l’escalation, Maria Zakharova ha criticato aspramente la politica americana, affermando: “Questo dramma sanguinoso sta solo aumentando. Le dichiarazioni incoerenti della Casa Bianca dimostrano la sua totale impotenza nel risolvere le crisi. Gli sforzi di Antony Blinken hanno portato a decine di migliaia di vittime e a un vicolo cieco”.
Anche il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha lanciato un avvertimento, dichiarando che il Medio Oriente “si trova sull’orlo di una grande guerra”, e ha accusato gli Stati Uniti di aver bloccato le proposte di cessate il fuoco promosse dalle Nazioni Unite.
L’ipotesi di una grande guerra regionale potrebbe diventare sempre di più una realtà