di Fabio Belli
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha dato disposizione al ministero degli Esteri nella persona del suo vice presidente, Sergey Ryabkov, affinché l’Assemblea Federale Russa prenda in esame la questione della denuncia del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa, firmato a Parigi il 19 novembre 1990. Il Trattato stabilisce limiti su categorie chiave di equipaggiamento militare convenzionale in Europa (dall’Atlantico agli Urali) e impone la distruzione delle armi in eccesso per i due “gruppi di Stati”. La disposizione presidenziale evidenzia chiaramente l’intenzione della Russia di ritirarsi dal trattato e anche quella di tagliare uno degli ultimi ponti con il vecchio mondo unipolare. Un taglio che, dal canto loro, cercano di fare anche gli amici di Washington, come Tokyo, che è ritornato alla carica sulle Isole Curili. “Il governo giapponese ritiene che la parte meridionale delle Isole Curili, sia soggetta alla sovranità giapponese”, si legge in una nota della diplomazia nipponica. E mentr2