di Margherita Furlan
Sull’attacco dei droni sulla cupola del Cremlino, la Cina, abbracciando la posizione dell’Ucraina – che si smarca dalle accuse della Russia di aver organizzato l’attentato contro il leader russo – invita tutti alla calma. La portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, ha affermato nel briefing quotidiano che la posizione di Pechino “sulla crisi ucraina è coerente e chiara: tutte le parti dovrebbero evitare di intraprendere qualsiasi azione che possa aggravare ulteriormente la situazione”. Alla domanda se l’episodio comprometterà la futura visita del rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici in Ucraina, Mao ha affermato che ulteriori annunci arriveranno a tempo debito. Ad ogni modo, Pechino ribadisce la sua opinione sul conflitto in Ucraina. Il gigante asiatico non ha cambiato la posizione sulla guerra e non appoggia il termine “aggressione” da parte della Russia per descrivere la crisi ucraina, ha reso noto la missione permanente della Cina all’Onu in risposta a una e-mail del South China Morning Post. Peraltro, la partnership strategica con Mosca è stata ribadita proprio ieri durante un bilaterale tra il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, e l’omologo russo Sergeij Lavrov, a margine del vertice SCO di Goa. Oltre ad aver discusso della crisi ucraina, “le due parti hanno concordato di pianificare e organizzare scambi di alto livello e di vario livello tra i due paesi nella fase successiva, rafforzare la cooperazione economica e commerciale, approfondire gli scambi interpersonali e culturali e promuovere la facilitazione degli scambi di personale.”
Pechino invita alla calma
