Di Andrea Lucidi
Il Presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che aumenta ufficialmente il numero degli effettivi delle forze armate russe a quasi 2,4 milioni di persone, di cui 1,5 milioni di militari.
Un precedente decreto dello scorso anno aveva aumentato gli effettivi delle forze armate a 2,2 milioni, di cui 1,3 milioni di soldati.
Nell’ordinanza di oggi, Putin ha anche incaricato il governo russo di stanziare i fondi necessari al Ministero della Difesa per rendere possibile l’aumento del personale.
L’ultima volta che il presidente ha ampliato il numero delle truppe russe, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che la mossa era il risultato della “proxy war” condotta contro Mosca dall’Occidente. “La sicurezza del nostro Paese deve essere, ovviamente, garantita”, aveva dichiarato Peskov all’epoca.
“Questo è legato alla guerra che i Paesi dell’Occidente stanno conducendo. Una guerra per procura, che include elementi di partecipazione indiretta ad azioni militari ed elementi di guerra economica, finanziaria, legale, che va oltre il quadro giuridico, e così via”.
Questa decisione russa per un nuovo aumento del personale militare potrebbe essere derivata dalla decisione statunitense di consentire a Kiev di colpire l’interno del territorio russo con le armi a lungo raggio, in particolare con i missili ATACMS che Washington ha già iniziato da qualche mese a fornire all’Ucraina e che Kiev ha già utilizzato per attacchi mirati sulla città di Lugansk, nel Donbass ed in Crimea.