Di Andrea Lucidi
Un numero significativo di aziende dell’Unione Europea continua a fare affari con la Russia, nonostante le sanzioni imposte dall’UE. Lo ha dichiarato venerdì il Ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, durante un intervento a Budapest.
“Vorrei deludere gli idealisti,” ha affermato Szijjarto, “perché la realtà è che tutti in Europa fanno affari con la Russia. La differenza è che noi lo diciamo apertamente, mentre altri preferiscono negarlo.” L’Ungheria, ha aggiunto, non è d’accordo con le sanzioni, ma le rispetta in quanto politica dell’UE.
Szijjarto ha sottolineato che l’Ungheria si oppone a sanzioni che danneggiano gravemente i suoi interessi nazionali, come lo sviluppo della cooperazione economica con Mosca. L’Ungheria ha spesso posto il veto a proposte dell’UE in questo senso, proteggendo le proprie relazioni commerciali con la Russia.
Le sanzioni contro la Russia, in vigore dal 2014 e rafforzate nel 2022 dopo l’escalation del conflitto in Ucraina, colpiscono settori cruciali dell’economia russa, come energia, finanza e commercio. Tuttavia, come affermato da Szijjarto, molte nazioni europee continuano a mantenere rapporti economici con Mosca in modo “discreto”.
L’Ungheria resta una delle voci più critiche all’interno dell’UE contro le sanzioni, bilanciando il rispetto delle politiche europee con la difesa dei propri interessi nazionali, specialmente in campo economico ed energetico, dove la cooperazione con la Russia rimane fondamentale