di Margherita Furlan
La Turchia ha presentato domanda ufficiale per entrare a fare parte dei BRICS. Lo riferisce Bloomberg sul suo sito, citando fonti informate sulla questione che hanno chiesto l’anonimato, e facendo sapere che la domanda è già stata presentata nei mesi scorsi a causa della mancanza di progressi nel negoziato di adesione della Turchia all’Unione Europea, congelato ormai da circa 8 anni, e potrebbe essere presa in considerazione durante il vertice dell’organizzazione che si terrà in Russia, a Kazan, tra il 22 e il 24 ottobre. Secondo il presidente Erdogan l’organizzazione i BRICS non rappresenterebbero «un’alternativa» alla NATO.
«Mentre rafforziamo le nostre relazioni con l’Oriente, cerchiamo modi per promuovere la nostra cooperazione profondamente radicata con l’Occidente», aveva affermato Erdogan in un discorso a Istanbul durante il fine settimana. Intanto, in un incontro a Città del Capo in Sudafrica, la presidente della Nuova banca di sviluppo dei BRICS ed ex capo di Stato del Brasile, Dilma Roussef, ha annunciato l’accettazione dell’Algeria come membro dell’importante istituto finanziario. Oltre ai fondatori (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), la nazione maghrebina si unirà ad altre nazioni di recente adesione: Bangladesh, Emirati Arabi Uniti ed Egitto.
La fine del mondo unipolare è ora.