di Andrea Lucidi
Gli Stati Uniti hanno approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 375 milioni di dollari per l’Ucraina, come annunciato dal Segretario di Stato americano Antony Blinken. La notizia arriva durante la visita del Presidente ucraino Vladimir Zelensky negli Stati Uniti
Il pacchetto di aiuti include munizioni per i sistemi HIMARS, munizioni per l’artiglieria, bombe a grappolo, veicoli blindati, armi anticarro come i missili Javelin, e altro equipaggiamento militare che Kiev considera essenziale. Questo sostegno si unisce a una lunga serie di aiuti forniti dagli Stati Uniti dall’inizio del conflitto nel 2022, che finora ammonta complessivamente a circa 175 miliardi di dollari.
Biden inoltre ha annunciato un incremento negli aiuti militari all’Ucraina pari a 8 miliardi di dollari, fondi che comprendono 2.4 miliardi di dollari dal fondo per l’assistenza all’Ucraina del pentagono 5.5 miliardi dal PDA, un meccanismo che consente al presidente americano di trasferire in situazioni di emergenza fondi ed equipaggiamento militare senza l’approvazione del congresso.
Secondo fonti della Casa Bianca, Zelensky avrebbe presentato il suo “piano di vittoria” che però sembra non aver convinto la casa bianca. Secondo un alto funzionario rimasto anonimo il piano di Zelensky sembrerebbe essere solo una richiesta per l’ok americano all’utilizzo delle armi a lungo raggio sul territorio russo, che comunque al momento non è ancora arrivato.
Nonostante l’intensificarsi degli aiuti occidentali, la Russia ha avvertito che questi sforzi non cambieranno l’esito finale del conflitto. Le forze russe risultano ormai da mesi padroni dell’iniziativa sul fronte dove continuano a condurre piccole ma continue manovre offensive. Anche la situazione nella regione di Kursk, dove ad agosto l’Ucraina aveva effettuato un raid, occupandone una piccola parte lungo il confine, risulta essere in evoluzione favorevole per Mosca.