di Andrea Lucidi
Tensione crescente tra Ucraina e Cina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato una velata critica a Pechino per le nuove restrizioni imposte sulle esportazioni di droni. Le misure, entrate in vigore il 1° settembre, sono state introdotte dalla Cina per impedire che i droni civili vengano utilizzati per scopi militari, in particolare nel conflitto tra Ucraina e Russia.
In un post sui social, Zelensky ha affermato che le nuove restrizioni non saranno critiche per l’Ucraina, lasciando intendere che Kiev troverà soluzioni alternative. Tuttavia, secondo fonti ucraine, queste restrizioni potrebbero rallentare la produzione interna di droni, già ostacolata dalla dipendenza dai componenti stranieri, inclusi quelli cinesi.
Attualmente il processo di approvvigionamento e produzione di droni richiede fino a sei mesi, un tempo che rischia di allungarsi ulteriormente a causa delle nuove normative cinesi.
Zelensky ha accusato la Cina di schierarsi a favore della Russia nel conflitto. La settimana scorsa, il leader ucraino ha criticato Pechino per aver sostenuto, insieme al Brasile, una proposta di pace che ha definito “distruttiva”. Inoltre, ha dichiarato che la Cina starebbe segretamente lavorando per minare gli sforzi internazionali di pace.
La Cina, dal canto suo, insiste sulla sua neutralità, affermando di voler prevenire l’uso improprio dei droni e cercare una risoluzione pacifica al conflitto.