UNA LETTERA SENZA PRECEDENTI PER FERMARE LE GUERRE
INTRODUZIONE:
Pubblichiamo un urgente appello contro l’aggressione dell’Iran da parte d’Israele che sconvolge il mondo intero. L’appello è rivolto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e al Direttore Generale dell’UNESCO, Andrey Azoulay. È firmato da 131 intellettuali provenienti da tutto il mondo.
Dall’Italia anche Margherita Furlan, Angelo d’Orsi, Alberto Bradanini, Lorenzo Maria Pacini, Pino Cabras.
Aiutateci a divulgarlo per fermare tutte le guerre.
Destinatari:
Sua Eccellenza Sig. António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite
Sua Eccellenza Sig.ra Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO.
—– Oggetto: Appello urgente per un’azione contro l’aggressione militare illegale del regime israeliano contro l’Iran —-
Eccellenze,
Il sottoscritto presenta questa formale protesta contro le continue e illegali aggressioni del regime israeliano nei confronti dell’Iran, iniziate il 13 giugno 2025. Tali attacchi costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. Gli attacchi sistematici mettono a rischio la stabilità regionale, la vita dei civili, l’integrità ecologica e il patrimonio culturale globale, superando il semplice conflitto geopolitico e divenendo una minaccia esistenziale a livello internazionale. La scelta deliberata di bersagliare civili, aree residenziali e istituzioni sovrane mina l’ordine giuridico internazionale, rischiando una catastrofe irreversibile. La situazione richiede un intervento urgente prima che siano esaurite le capacità diplomatiche e di mitigazione. Si sollecita con forza che questo appello non venga considerato come una procedura ordinaria, ma come un solenne e definitivo appello urgente all’azione — un appello che rende necessaria l’immediata e coordinata mobilitazione di tutte le risorse giuridiche, diplomatiche e istituzionali, al fine di prevenire l’avvio di una disintegrazione sistemica irreversibile della legittimità e della credibilità delle istituzioni internazionali.
I dati verificati confermano un’aggressione sistematica e deliberata contro la popolazione civile iraniana e le infrastrutture critiche. Non si tratta di danni collaterali, ma di una strategia mirata a smantellare i pilastri della vita civile, in particolare nei settori della sanità, istruzione, ricerca scientifica, energia e conservazione culturale.
Ad oggi, gli attacchi israeliani in Iran hanno causato oltre 415 morti e circa 1.550 feriti, il 90% dei quali civili, con un alto numero di donne e bambini tra le vittime. Sono stati colpiti intenzionalmente anche scienziati e ufficiali militari di rilievo. Gli attacchi su zone residenziali, ospedali, centri di ricerca e siti religiosi evidenziano una violenza indiscriminata priva di legittimità militare.
Al momento del presente appello, le forze israeliane hanno condotto 125 attacchi su aree residenziali, civili, governative, scientifiche, industriali e militari. L’ampiezza geografica e la frequenza degli attacchi rivelano un’escalation coordinata in grave violazione dei principi di “distinzione” e “proporzionalità” sanciti dal diritto internazionale umanitario.
I danni materiali sono estesi. I danni fisici immediati sono stimati tra i 3,2 e 4,9 miliardi di dollari, mentre le perdite economiche a lungo termine superano i 10 miliardi a causa del crollo infrastrutturale e del calo delle entrate petrolifere. La distruzione di aeroporti, impianti idrici, raffinerie e siti nucleari ha paralizzato i servizi essenziali e la vita pubblica.
Il comportamento aggressivo del regime israeliano rappresenta una violazione grave della Carta dell’ONU, del diritto internazionale umanitario, delle leggi di guerra e delle norme universali sui diritti umani. Si tratta di una grave lesione del principio di sovranità nazionale, con conseguenze catastrofiche sulla vita civile, sulle infrastrutture e sulla stabilità internazionale.
Ai sensi dell’articolo 2(4) della Carta ONU, l’uso della forza è vietato se non autorizzato dal Consiglio di Sicurezza o giustificato dall’autodifesa secondo l’articolo 51. Le azioni del regime israeliano soddisfano la definizione di aggressione di cui alla Risoluzione dell’Assemblea Generale ONU 3314 (1975), e sono perseguibili ai sensi dello Statuto di Roma e della Convenzione del 2010 sul crimine di aggressione.
Gli attacchi violano costantemente il diritto umanitario, soprattutto il principio di distinzione (Articolo 48 del Protocollo Addizionale I del 1977 e Regola 1 del Diritto Internazionale Umanitario consuetudinario). Gli attacchi a case, ospedali, scuole e siti culturali violano gli articoli 51(2) e 52(2), nonché la regola 14 che proibisce danni collaterali eccessivi. Vi sono prove di violazioni della regola 103 sul divieto di punizioni collettive.
Anche il principio di proporzionalità (Articolo 51(5)(b) del Protocollo I) è stato violato. Gli attacchi alle infrastrutture idriche ed energetiche hanno causato crisi umanitarie sproporzionate ai fini militari, con blackout, scarsità d’acqua e collasso dei sistemi sanitari.
Gli attacchi a strutture scientifiche e nucleari violano gli Accordi di salvaguardia dell’AIEA, le risoluzioni GC(XXIX)/RES/444 e GC(XXXIV)/RES/533. Tali azioni violano l’Articolo 1 della Convenzione del 1994 sulla sicurezza nucleare e richiamano precedenti attacchi già condannati, in particolare la Risoluzione 487 (1981) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite relativa al reattore Osirak in Iraq.
Le uccisioni mirate di scienziati e ufficiali sono omicidi extragiudiziali, in violazione dell’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e configurano crimini di guerra secondo lo Statuto di Roma, in particolare quando è assente il dovuto processo.
Gli attacchi a siti che contengono forze pericolose (reattori nucleari, impianti chimici) violano l’articolo 56 del Protocollo I e la Regola 42 del DIU consuetudinario, che impongono precauzioni per evitare danni ambientali e civili su larga scala.
La distruzione di università, patrimoni culturali e istituzioni di ricerca viola l’art. 15(1)(b) del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (1966), ostacolando lo sviluppo nazionale e il patrimonio culturale e scientifico globale.
Alla luce delle gravi e crescenti violazioni sopra esposte, e in conformità con le responsabilità giuridiche e morali attribuite agli organismi sotto la vostra giurisdizione, sollecitiamo l’immediata attuazione delle seguenti misure per tutelare il diritto internazionale e prevenire danni irreversibili all’ordine globale e alla comunità internazionale:
una condanna formale e inequivocabile degli attacchi del regime israeliano, riconoscendoli come violazioni del diritto internazionale — inclusi, ma non limitatati ad essi, il diritto internazionale umanitario, le norme sui diritti umani e le leggi sulla sicurezza nucleare — nonché come un affronto alla sovranità della Repubblica Islamica dell’Iran e alla pace e sicurezza internazionali..
La convocazione urgente di una sessione straordinaria del Consiglio di Sicurezza e/o dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (in base alla formula “Uniting for Peace”) per discutere le conseguenze giuridiche e geopolitiche delle azioni del regime israeliano.
L’istituzione di una missione internazionale d’inchiesta imparziale sotto l’egida dell’ONU, con il coinvolgimento dei Relatori Speciali competenti, per indagare sulla legittimità e sull’impatto umanitario degli attacchi
Il deferimento delle aggressioni alla Corte Penale Internazionale, per un esame preliminare ai sensi degli articoli 7 e 8 dello Statuto di Roma.
L’adozione di una risoluzione vincolante che imponga la cessazione delle ostilità, il risarcimento dei danni e garanzie di non ripetizione.
L’invio da parte dell’UNESCO di esperti per valutare i danni subiti dalle istituzioni educative, scientifiche e culturali.
L’emanazione di misure internazionali di salvaguardia per proteggere gli impianti nucleari dagli attacchi militari.
Questa non è una crisi nazionale, né una questione regionale, ma un grave attacco all’ordine giuridico e morale che sostiene le fondamenta universali e condivise del diritto internazionale e della civiltà. Il silenzio e l’inazione comporterebbero un degrado irreversibile dell’ordine internazionale, mettendo a rischio la pace, il sapere e la sopravvivenza dell’umanità stessa. Il popolo iraniano, unito, sostiene la propria nazione e condanna moralmente il regime sionista.
Ora è il momento di agire — con decisione, legalità e urgenza.
Esortiamo le Vostre Eccellenze ad agire.
Distinti saluti,
21 giugno 2025
Prof. Saied Reza Ameli (IRAN)
Titolare della Cattedra UNESCO su Ciberspazio e Cultura: Doppia spazializzazione del Mondo (UCCC)
(UNESCO n. 2015IR1107), Preside della Facoltà di Studi – Università di Teheran.
Firmatari:
Prof. Seyed Mohammad Marandi (IRAN)
Professore all’Università di Teheran
Massoud Shadjareh (IRAN)
Presidente della Commissione Islamica per i Diritti Umani – Londra, con status consultivo presso il Dipartimento ONU per gli Affari Economici e Sociali
Scott Ritter (USA)
Ex ispettore per le armi della Commissione Speciale delle Nazioni Unite
Prof. Norman Finkelstein (USA)
Politologo, figlio di sopravvissuti all’Olocausto
Prof. Richard Falk (USA)
Professore emerito di diritto internazionale a Princeton, ex Relatore Speciale dell’ONU
Prof. Jan Kavan (Repubblica Ceca)
Presidente dell’Assemblea Generale ONU 2002–2003, ex Ministro degli Esteri
Prof. Yanis Varoufakis (Grecia)
Economista, ex Ministro delle Finanze, professore a Londra, Sydney e Atene
Denis Halliday (Irlanda)
Ex Vice Segretario Generale ONU, ex Coordinatore Umanitario ONU in Iraq
Alberto Bradanini (Italia)
Ex direttore degli Istituti ONU per la Ricerca sul Crimine, ex ambasciatore in Iran e Cina, presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea
Hans-Christof Graf von Sponeck (Germania)
Ex Vice Segretario Generale ONU, ex Coordinatore Umanitario ONU in Iraq
Cindy Sheehan (USA)
Attivista pacifista e scrittrice, candidata vicepresidente 2012 per il Peace and Freedom Party
Gen. Raimondo Caria (Italia)
Generale in congedo dell’Esercito Italiano
Dott. Ajamu Baraka (USA)
Candidato vicepresidente per il Partito Verde nel 2016, direttore di Black Alliance for Peace
Aiman Athirah Sabu (Malaysia)
Vice Ministro per l’Abitazione, già parlamentare e vice Ministro per le Donne e la Famiglia
Alain Corvez (Francia)
Ex consigliere del comando delle forze ONU nel Libano del Sud
Ralph Bosshard (Svizzera)
Ex consigliere militare del Segretario Generale dell’OSCE
Mick Wallace e Clare Daly (Irlanda)
Ex europarlamentari, politici
Tommy Sheridan (Scozia)
Ex membro del Parlamento Scozzese
Prof. Jean Bricmont (Belgio)
Fisico teorico e filosofo della scienza, professore all’Università Cattolica di Lovanio
Dott. Michael Springmann (USA)
Ex diplomatico, avvocato
David Barsamian (USA)
Fondatore e direttore di Alternative Radio, scrittore
Art Olivier (USA)
Ex candidato vicepresidente per il Partito Libertario, ex sindaco di Bellflower (CA)
Pino Cabras (Italia)
Ex vicepresidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, responsabile esteri del partito Democrazia Sovrana e Popolare
Prof. Santiago Zabala (Spagna)
Filosofo e professore di ricerca ICREA all’Università Pompeu Fabra
Prof. Michel Chossudovsky (Canada)
Economista, professore emerito all’Università di Ottawa, direttore del Centre for Research on Globalization
Prof. Farid Esack (Sudafrica)
Commissario per la parità di genere nominato da Nelson Mandela, docente a Johannesburg e Harvard
Prof. Hamid Algar (USA)
Professore emerito di Studi Persiani all’Università della California, Berkeley
Imam Suhaib Webb (USA)
Ex imam del Centro Culturale Islamico di Boston, ex studioso residente all’Università di New York
Iurie Roșca (Moldavia)
Ex vice primo ministro e parlamentare per quasi 20 anni
Datuk Raja Kamarul Bahrin (Malaysia)
Ex Vice Ministro per l’Abitazione e il Governo Locale
Sara Flounders (USA)
Codirettrice dell’International Action Center, membro della Segreteria del Workers World Party
Sheikh Ahmad Awang (Malaysia)
Presidente dell’Alleanza delle Moschee Mondiali per la Difesa di Al-Aqsa, ex presidente dell’Associazione degli Ulema malesi
David Swanson (USA)
Direttore esecutivo di World Beyond War, attivista pacifista
MP Suhaizan Kayat (Malaysia)
Deputato del Partito Nazionale della Fiducia, ex segretario politico dei Ministri per il Commercio Interno
Prof. Mazin B. Qumsiyeh (Palestina)
Direttore del Museo di Storia Naturale e dell’Istituto per la Biodiversità dell’Università di Betlemme
MP Mohd Sany Hamzan (Malaysia)
Deputato del Partito Nazionale della Fiducia
Prof. Ramón Grosfoguel (Porto Rico)
Sociologo, professore emerito all’Università della California, Berkeley
Dott.ssa Zareena A. Grewal (USA)
Antropologa storica, professoressa a Yale, regista di documentari
MP Aminolhuda Hassan (Malaysia)
Deputato del Parlamento
Prof. Abbas Edalat (Regno Unito-Iran)
Professore di informatica e matematica all’Imperial College di Londra, fondatore di CASMII (Campagna contro le sanzioni e l’intervento militare in Iran)
MP Ahmad Tarmizi bin Sulaiman (Malaysia)
Deputato del Parlamento, già vicepresidente del Consiglio Consultivo Islamico della Malesia
Dott.ssa Alice Rothchild (USA)
Ex professoressa alla Harvard Medical School, autrice e regista
MP Azli Yusof (Malaysia)
Deputato del Partito Nazionale della Fiducia
Prof.ssa Jodi Dean (USA)
Teorica politica, professoressa al Hobart and William Smith Colleges, ex Erasmus Professor alla Erasmus University di Rotterdam
Sen. Mohd Hatta Ramli (Malaysia)
Senatore, medico, già Vice Ministro per lo Sviluppo Imprenditoriale
Prof. Haim Bresheeth (Regno Unito)
Ex professore alla School of Oriental and African Studies (SOAS), Università dell’East London
Sen. Mujahid Yusof Rawa (Malaysia)
Senatore, ex Ministro per gli Affari Religiosi
Prof. James H. Fetzer (USA)
Professore emerito di filosofia della scienza all’Università del Minnesota-Duluth
Abdul Ghani Samsudin (Malaysia)
Presidente della Segreteria dell’Assemblea degli Ulema dell’Asia
Miko Peled (USA)
Attivista pacifista e autore
Wan Mohamad Sheikh Abdul Aziz (Malaysia)
Presidente dell’Associazione degli Ulema della Malesia, ex direttore generale del Dipartimento per lo Sviluppo Islamico
Rev. Dr. Stephen Sizer (Regno Unito)
Ex vicario della Christ Church di Virginia Water (Surrey), direttore della Peacemaker Trust
Prof. William O. Beeman (USA)
Professore emerito di antropologia all’Università del Minnesota
Lauren Booth (Regno Unito)
Scrittrice, giornalista e attivista contro la guerra
Prof. Kevin B. MacDonald (USA)
Professore emerito di psicologia evoluzionistica alla California State University, Long Beach
Prof. Lawrence Davidson (USA)
Professore emerito di storia del Medio Oriente alla West Chester University
Prof. Augusto Sinagra (Italia)
Professore emerito di diritto europeo all’Università “La Sapienza” di Roma
Prof. Claudio Mutti (Italia)
Ex docente all’Università di Bologna, direttore della rivista Eurasia, Rivista di Studi Geopolitici
Prof. Claudio Moffa (Italia)
Ex docente di Storia delle Relazioni Internazionali all’Università di Teramo
Prof. Angelo d’Orsi (Italia)
Storico della filosofia, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino
Prof. David Miller (Regno Unito)
Sociologo, già professore alle Università di Strathclyde, Bath e Bristol
Prof. Jacek Bartyzel (Polonia)
Professore di filosofia politica e teoria politica all’Università Nicolaus Copernicus
Ali Hassan (Regno Unito)
Direttore del Muslim Public Affairs Committee UK
Dott.ssa Laurie King (USA)
Docente di antropologia all’Università di Georgetown
Prof.ssa Maria Poumier (Francia)
Ex docente all’Università della Sorbona, oggi docente all’Università dell’Avana
Prof. Denis Rancourt (Canada)
Ex professore all’Università di Ottawa, co-direttore di CORRELATION Research in the Public Interest
Prof. Rodney Shakespeare (Regno Unito)
Economista e professore presso l’Università Trisakti
Prof. Bruno Drweski (Francia)
Docente presso l’Istituto Nazionale di Lingue e Civiltà Orientali (Université Paris-Cité)
Prof.ssa Pamela S. Murray (USA)
Storica, professoressa emerita all’Università dell’Alabama a Birmingham
Dott. E. Michael Jones (USA)
Ex docente al Saint Mary’s College (Indiana), fondatore della rivista Culture Wars
Sandew Hira (Paesi Bassi)
Fondatore della Rete Internazionale Decoloniale, direttore dell’Istituto Internazionale per la Ricerca Scientifica
Dott. Denijal Jegić (Libano)
Docente di comunicazione all’Università Americana del Libano
Dott. Konrad Rekas (Polonia – Scozia)
Docente alla Nottingham Trent University
Dott. Ladislav Zemanek (Repubblica Ceca)
Storico, ricercatore presso il China-CEE Institute, ex politico
Dott.ssa Marta Araújo (Portogallo)
Ricercatrice senior presso il Centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra
Daniel Estulin (Lituania)
Scrittore, studioso, esperto del gruppo Bilderberg
Robert Fantina (Canada)
Membro del consiglio direttivo di Canadian Voices for Palestinian Rights
Alison Weir (USA)
Giornalista investigativa, fondatrice di If Americans Knew, presidente del Council for the National Interest
David Rovics (USA)
Cantautore pacifista
Jennifer Loewenstein (USA)
Attivista e giornalista, collaboratrice di Journal of Palestine Studies e CounterPunch
Pepe Escobar (Brasile)
Analista geopolitico e giornalista
William Rodriguez (USA)
Attivista contro la guerra
Rabbi Ahron Cohen (Regno Unito)
Portavoce del gruppo religioso ebraico Neturei Karta
John Minto (Scozia)
Co-presidente del Palestine Solidarity Network Aotearoa
Dott.ssa Yvonne Ridley (Regno Unito)
Giornalista, autrice e attivista contro la guerra
Dott.ssa Valérie Bugault (Francia)
Analista geopolitica e giornalista
Prof. Ahmed Bensaada (Canada)
Accademico, scrittore, vincitore del Premio del Primo Ministro del Canada per l’insegnamento superiore
Dott. Christian Bouchet (Francia)
Ex politico e attivista contro la guerra, dottore in antropologia
Jean Michel Vernochet (Francia)
Ex giornalista di Le Figaro Magazine, scrittore
Dott. Kevin J. Barrett (USA)
Arabista e islamologo, già professore all’Università del Wisconsin–Madison
Rev. Dr. Andrew Ashdown (Regno Unito)
30 anni di iniziative e dialoghi interreligiosi in Africa, Medio Oriente e Regno Unito
Youssef Hindi (Francia)
Scrittore, storico delle religioni e geopolitologo
Rabbi Dovid Feldman (USA)
Membro del gruppo religioso ebraico Neturei Karta
Sander Hicks (USA)
Chitarrista, editore e attivista pacifista
Peter Koenig (Svizzera)
Economista e analista geopolitico con oltre 30 anni di esperienza presso la Banca Mondiale, l’OMS e la Cooperazione Svizzera allo Sviluppo
Imam Muhammad al-Asi (USA)
Ex imam del Centro Islamico di Washington, ricercatore presso l’Istituto per il Pensiero Islamico Contemporaneo
Padre Dave Smith (Australia)
Educatore sociale, attivista contro la guerra
Jürgen Cain Külbel (Germania)
Giornalista investigativo e scrittore
Greta Berlin (USA)
Cofondatrice del movimento Free Gaza
Eric Walberg (Canada)
Esperto geopolitico e scrittore
Merlin Miller (USA)
Candidato indipendente alle presidenziali 2012, regista cinematografico
Howard Druan (USA)
Membro del Partito Verde, ex avvocato iscritto all’Ordine dell’Arizona
Adrián Salbuchi (Argentina)
Analista politico e scrittore
Dragana Trifković (Serbia)
Direttrice del Centro per gli Studi Geostrategici di Belgrado
Hafsa Kara-Mustapha (Regno Unito)
Giornalista e autrice, esperta delle relazioni tra il Nord Africa e il Regno Unito
Prof.ssa Paulina Aroch Fugellie (Messico)
Docente al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università Autonoma Metropolitana
Dott. Lorenzo Maria Pacini (Italia)
Responsabile del Dipartimento di Geopolitica presso UniDolomiti di Belluno, docente alla Libera Università
Nina Luxenberg (USA)
Politica e membro del Partito Verde
Lucien Cerise (Francia)
Autore di Gouverner par le chaos, attivista contro la guerra
Prof.ssa Andrea Meza Torres (Messico)
Docente al Dipartimento di Antropologia dell’Università Autonoma Metropolitana
Dott. Abdullah Sudin Ab Rahman (Malaysia)
Presidente di HALUAN (aiuti umanitari, istruzione e sviluppo comunitario), ex direttore esecutivo del Darulnaim College of Technology
Leslie Varenne (Francia)
Giornalista, fondatrice dell’Istituto per il Monitoraggio e lo Studio delle Relazioni Internazionali (Iveris)
Dott. Daniele Trabucco (Italia)
Professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Istituto Universitario San Domenico di Roma
Dott. Leonid Savin (Russia)
Analista geopolitico, direttore di Geopolitika.ru, fondatore della Journal of Eurasian Affairs
Prof. Jeff Cohen (USA)
Professore in pensione all’Ithaca College, cofondatore del RootsAction Education Fund
Caleb Maupin (USA)
Fondatore del Center for Political Innovation, giornalista
Zaher Birawi (Regno Unito/Palestina)
Presidente del Palestine Forum of Britain, giornalista
Muhammad Rabbani (Regno Unito)
Direttore generale di CAGE International, gruppo per i diritti e l’empowerment
Margherita Furlan (Italia)
Giornalista e direttrice di Casa del Sole TV
Thami Khalid (Belgio)
Codirettore di Justice Sans Frontières
Jacob Cohen (Francia)
Accademico, romanziere e attivista contro la guerra
Richard Ray (USA)
Editore e attivista pacifista
Ernest H. Wittenbreder Jr. (USA)
Presidente del Power Electronics Innovations Laboratory
Mary Gleysteen (USA)
Membro del Ground Zero Center for Nonviolent Action
Dott. Shahridan Faiez (Malaysia)
Direttore di Think City
Balkhisa Bashir (Regno Unito)
Cofondatrice e direttrice della Barwaqa Relief Organisation
Dott. Michael Spath (USA)
Fondatore dell’Indiana Center for Middle East Peace
Gordon Duff (USA)
Veterano della guerra del Vietnam, attivista contro la guerra
Mohd Azmi Abdul Hamid (Malaysia)
Presidente del Consiglio Consultivo delle Organizzazioni Islamiche della Malesia
Ahmad Fahmi Shamsuddin (Malaysia)
Presidente del Movimento Giovanile Musulmano della Malesia
Glen Milner (USA)
Ground Zero Center for Nonviolent Action
Wording Saidi (Belgio)
Portavoce delle Pantere di Bruxelles
Mouhad Reghif (Belgio)
Portavoce delle Pantere di Bruxelles
To:
His Excellency Mr. António Guterres, Secretary-General of the United Nations
Her Excellency Ms. Audrey Azoulay, Director-General of UNESCO
Subject: Urgent Appeal for Action Regarding Israeli Regime’s Unlawful Military Aggression
Against Iran
Your Excellencies,
The undersigned submits this formal protest regarding the Israeli regime’s sustained unlawful
aggressions against Iran since 13 June 2025, constituting severe breaches of international law
under the UN Charter. These systematic attacks endanger regional stability, civilian lives,
ecological integrity, and global cultural heritage, escalating beyond mere geopolitical conflict
into an international existential threat. The deliberate targeting of civilians, residential areas,
and sovereign institutions undermines the international legal order, risking irreversible
catastrophe. The situation demands urgent intervention before diplomatic and mitigative
capacities are exhausted. It is earnestly urged that this appeal be regarded not as a matter of
routine procedure, but as a solemn and final urgent call to action—one that necessitates the
immediate and coordinated mobilisation of all juridical, diplomatic, and institutional capacities,
in order to prevent the onset of an irreversible systemic disintegration of international
institutional legitimacy and credibility.
Verified data confirm a systematic and deliberate aggression targeting Iran’s civilian population
and critical infrastructure. This is not incidental warfare, but a calculated strategy designed to
dismantle the functional pillars of civilian life—most gravely in the domains of healthcare,
education, scientific advancement, energy, and cultural preservation.
To date, the Israeli regime’s aggressions across Iran have killed over 415 people and injured
around 1,550, with civilians accounting for 90% of the casualties. The majority of the dead are
women and children, and the attacks have also intentionally targeted prominent scientists and
senior military officials. Strikes on residential zones, hospitals, research centres, and religious
sites illustrate a pattern of indiscriminate violence carried out in the absence of legitimate
military imperative.
As of the moment of this appeal, the Israeli regime’s forces have carried out 125 strikes across
residential areas, civilian, governmental, scientific, industrial, and military sectors. The wide
geographic scope and repeated attacks indicate a coordinated escalation that constitutes a
grave violation of the principles of “distinction” and “proportionality” under international
humanitarian law.
Material losses are extensive as well. Immediate physical damage is estimated at $3.2–4.9
billion, with long-term economic losses surpassing $10 billion due to infrastructure collapse
and oil revenue decline. The destruction of key installations—including airports, water
treatment facilities, refineries, and nuclear sites—has paralysed essential services and public
life.
The Israeli regime’s sustained pattern of aggression observed constitutes a series of grave
breaches—not only of the Charter of the United Nations but also of international humanitarian
law, the laws of armed conflict, and universally recognised human rights norms. These actions
have constituted a serious violation of the principle of national sovereignty and have had
catastrophic consequences for civilian life, infrastructure, and international stability.
▪ Under Article 2(4) of the UN Charter, such use of force is prohibited unless authorised by
the Security Council or justified under Article 51 as self-defence. The acts of the Israeli
regime meet the criteria of aggression as defined in UN General Assembly Resolution
3314 (1975), and are further criminalised under the Rome Statute and the 2010
Convention on the Crime of Aggression.
▪ Strikes have consistently breached International Humanitarian Law (IHL), especially the
principle of distinction codified in Article 48 of Additional Protocol I (1977) and
Customary IHL Rule 1. Attacks on civilian homes, hospitals, schools, and cultural sites
violate Articles 51(2) and 52(2) of the Protocol, as well as Rule 14, which prohibits
excessive incidental harm. Evidence suggests repeated breaches of Rule 103, prohibiting
collective punishment.
▪ The principle of proportionality under Article 51(5)(b) of Additional Protocol I has also
been violated. Strikes on critical infrastructure such as water systems and power grids
have produced humanitarian crises disproportionate to any military gain. This has led to
blackouts, water shortages, and serious medical system disruption, exceeding acceptable
collateral damage under IHL.
▪ Attacks on nuclear and scientific facilities threaten global security and contravene the
IAEA Safeguards Agreements under the NPT, as well as IAEA General Conference
Resolutions GC(XXIX)/RES/444 and GC(XXXIV)/RES/533. Such actions violate Article 1 of
the 1994 Convention on Nuclear Safety and parallel earlier condemned attacks, notably
UN Security Council Resolution 487 (1981) regarding Iraq’s Osirak reactor.
▪ Targeted assassinations of scientists and officials constitute extrajudicial killings, violating
Article 3 of the Universal Declaration of Human Rights and qualifying as war crimes under
the Rome Statute, particularly where due process is absent.
▪ Strikes on sites containing dangerous forces—such as nuclear reactors and chemical
facilities—violate Article 56 of Additional Protocol I and Customary IHL Rule 42, which
mandate precautions to prevent widespread civilian harm and environmental disaster.
▪ The destruction of universities, cultural heritage, and research institutions breaches
Article 15(1)(b) of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights
(1966), directly undermining national development and global cultural and scientific
heritage.
In view of the grave and escalating violations set out above, and in accordance with the legal
and moral responsibilities vested in the bodies under your jurisdiction, we urge the immediate
implementation of the following measures to uphold international law and avert irreversible
harm to global order and the international society:
1. a formal and unequivocal condemnation of the Israeli regime’s strikes is required,
recognising them as breaches of international law, including but not limited to
international humanitarian law, human rights norms, and nuclear safety law, and as
an affront to the sovereignty of the Islamic Republic of Iran and international peace
and security.
2. we call for the urgent convening of an emergency session of the United Nations
Security Council and/or General Assembly, under the Uniting for Peace framework, to
address the legal and geopolitical consequences of the Israeli regime’s actions.
3. an impartial international fact-finding mission should be established under UN
auspices, with input from relevant Special Rapporteurs, to investigate the legality and
humanitarian impact of the strikes.
4. the aggressions must be referred to the International Criminal Court for preliminary
examination under Articles 7 and 8 of the Rome Statute.
5. a binding resolution must be adopted demanding cessation of hostilities, reparations,
and guarantees of non-repetition.
6. UNESCO must dispatch experts to assess damage to educational, scientific, and
cultural institutions.
7. international safeguards must be issued to protect nuclear facilities from military
attack.
This is not a national crisis, nor a regional matter but a grave assault on the legal and moral
order underpinning our universal, shared foundations of international and civilisational law.
Silence and inaction now ushers in an irreversible deterioration of the international order,
endangering peace, knowledge, and the survival of humanity itself — a reality that has united
the noble people of Iran in steadfast support for their nation and in profound moral revulsion
toward the Zionist regime.
Now is the moment to contain it—decisively, lawfully, and without delay.
We urge Your Excellencies to act.
Respectfully submitted,
21 June 2025
Professor Saied Reza Ameli (IRAN)
Head of the UNESCO Chair on Cyberspace and Culture: Dual-spacisation of the World (UCCC)
(UNESCO No. 2015IR1107), Dean of Faculty of Studies – University of Tehran
Signatories:
ENOUGH IS ENOUGH!
An Unprecedented
Letter to the UNSG
Signed by over 130
Academics, Former
Political and
Military Figures,
Economists and
Notable Anti-war
Personalities
throughout the World
UNESCO
Unsited Nations
Cultural Orgrati The UNESCO Chalton
Dua Spacoation of the World
1. Pr. Seyed Mohammad Marandi (IRAN)
Professor at the University of Tehran
2. Massoud Shadjareh (IRAN)
Chair of Islamic Human Rights Commission-London, consultative status at the UN Department of
Economic and Social Affairs
3. Scott Ritter (USA)
former UN Special Commission weapons inspector
4. Pr. Norman Finkelstein (USA)
Political Scientist and son of Holocaust-survivor parents
5. Pr. Richard Falk (USA)
Professor Emeritus of International Law at Princeton University and former UN Special Rapporteur
6. Pr. Jan Kavan (Czech)
President of the UN General Assembly 2002-2003, former Minister of Foreign Affairs
7. Pr. Yanis Varoufakis (Greece)
Former Minister of Finance, economist and professor at the University of London, the University of
Sydny and the University of Athens
8. Denis Halliday (Ireland)
Former UNSG deputy and ex-UN Humanitarian Coordinator in Iraq
9. Alberto Bradanini (Italy)
Former director of UN Interregional Crime and Justice Research Institute and UN Research
Institute on Crime and Drugs, former ambassador in Tehran and Beijing, president of the Centre
for Contemporary China Studies in Italy
10. Hans-Christof Graf von Sponeck (Germany)
Former UN Assistant Secretary-General and ex-UN Humanitarian Coordinator for Iraq
11. Cindy Sheehan (USA)
“Peace Mom”, Antiwar Activist and author, 2012 vice-presidential nominee of the Peace and
Freedom Party
12. Raimondo Caria (Italy)
Retired general of the Italian Army
13. Dr. Ajamu Baraka (USA)
2016 Green Party nominee for Vice President, Director of Black Alliance for Peace
14. Aiman Athirah Sabu (Malaysia)
Deputy Minister of Housing and Local Government, Former deputy Minister of Women, Family and
Community Development, former Member of Parliament
15. Alain Corvez (France)
Former advisor to the General Commanding the UN Force in South Lebanon
16. Ralph Bosshard (Switzerland)
Former Military Advisor to the Secretary General of Organization for Security and Co-operation in Europe
17. Mick Wallace (Ireland)
former Member of the European Parliament, Politician
18. Clare Daly (Ireland)
former Member of the European Parliament, Politician
19. Tommy Sheridan (Scotland)
former Member of the Scottish Parliament, Politician
20. Pr. Jean Bricmont (Belgian)
Theoretical Physicist and Philosopher of Science, Professor at the Catholic University of Louvain
21. Dr. Michael Springmann (USA)
former Diplomat, Attorney and Counselor at Law
22. David Barsamian (USA)
founder and Director of Alternative Radio (heard on 250 radio stations worldwide), Writer
23. Art Olivier (USA)
2002 Libertarian Party nominee for Vice President, former Mayor of Bellflower, California,
Libertarian Candidate for California Governor in 2006
24. Pino Cabras (Italy)
former vice-president of the Foreign Affairs Committee of the Italian Parliament
25. Dr. Santiago Zabala (Spain)
Philosopher and ICREA Research Professor at the Pompeu Fabra University
26. Pr. Michel Chossudovsky (Canada)
Professor Emeritus of Economics at the University of Ottawa, Director of Centre for Research on
Globalization
27. Pr. Farid Esack (South Africa)
Appointed by Nelson Mandela as gender-equality commissioner Head of the Department of
Religion Studies at the University of Johannesburg and former professor at Harvard University
28. Pr. Hamid Algar (USA)
Professor Emeritus of Economics at of Persian studies at the University of California, Berkeley
29. Imam Suhaib Webb (USA)
Former imam of the Islamic Society of Boston Cultural Center, Former Resident Scholar of the
Islamic Center of New York University
30. Iurie Roșca (Moldavia)
Former Deputy Prime Minister and former deputy of parliament for almost 2 decades
31. Datuk Raja Kamarul Bahrin (Malaysia)
Former Deputy Minister of Housing and Local Government
32. Sara Flounders (USA)
Co-director of the International Action Center and Secretariat Member of the Workers World Party
33. Sheikh Ahmad Awang (Malaysia)
Chairman of the Alliance of World Mosque in Defence of Al Aqsa, former President of the
Malaysian Ulama Association
34. David Swanson (USA)
Executive Director of World Beyond War, Antiwar activist
35. MP Suhaizan Kayat (Malaysia)
Member of Parliament who represents the National Trust Party, former Political Secretary to the
Ministers of Domestic Trade and Living Costs
36. Pr. Mazin B. Qumsiyeh (Palestine)
Director of the Palestine Museum of Natural History and the Palestine Institute for Biodiversity and
Sustainability at Bethlehem University
37. MP Mohd Sany Hamzan (Malaysia)
Member of Parliament, member of National Trust Party
38. Pr. Ramón Grosfoguel (Puerto Rico)
Sociologist and Professor Emeritus at the Department of Ethnic Studies at the University of
California, Berkeley
39. Dr. Zareena A. Grewal (USA)
Historical Anthropologist and Professor of American studies, religious studies, and ethnicity, race,
and migration at Yale University, documentary filmmaker
40. MP Mohd Sany Hamzan (Malaysia)
Member of Parliament, member of National Trust Party
41. MP Aminolhuda Hassan (Malaysia)
Member of Parliament
42. Pr. Abbas Edalat (UK-IRAN)
Professor of computer science and mathematics at Imperial College London and founder of
Campaign Against Sanctions and Military Intervention in Iran (CASMII) and the Science and Arts
43. MP Ahmad Tarmizi bin Sulaiman (Malaysia)
Member of Parliament, former Deputy President of the Malaysian Consultative Council of Islamic
Organisation
44. Dr. Alice Rothchild (USA)
former professor at Harvard Medical School, author, and filmmaker
45. MP Azli Yusof (Malaysia)
Member of Parliament who represents the National Trust Party
46. Pr. Jodi Dean (USA)
Political Theorist and professor at Hobart and William Smith Colleges, former Erasmus Professor of
the Humanities in the Faculty of Philosophy at Erasmus University Rotterdam
47. Sen. Mohd Hatta Ramli (Malaysia)
Senator, physician and former Deputy Minister of Entrepreneur Development
48. Pr. Haim Bresheeth (UK)
Former Professor at the School of Oriental and African Studies (SOAS), the University of East
London, Campaign Against Misrepresentation in Public Affairs, Information and the News
49. Sen. Mujahid Yusof Rawa (Malaysia)
Senator, former Minister in charge of Religious Affairs Foundation (SAF)
50. Pr. James H. Fetzer (USA)
McKnight Professor Emeritus of the philosophy of science at the University of Minnesota Duluth
51. Abdul Ghani Samsudin (Malaysia)
Chairman Secretariate for the Ulama Assembly of Asia
52. Miko Peled (USA)
Antiwar Activist and Author
53. Wan Mohamad Sheikh Abdul Aziz (Malaysia)
President of the Ulama Association of Malaysia, former Director-General of the Islamic
Development Department of Malaysia
54. Dr. Revd. Stephen Sizer (UK)
former Vicar of Christ Church of Virginia Water in Surrey and director of the Peacemaker Trust
55. Pr. William O. Beeman (USA)
Professor Emeritus at the Department of Anthropology, the University of Minnesota
56. Lauren Booth (UK)
Author, Journalist and Antiwar Activist
57. Pr. Kevin B. MacDonald (USA)
Professor Emeritus of Evolutionary Psychology at California State University, Long Beach (CSULB)
58. Pr. Lawrence Davidson (USA)
Professor Emeritus of Middle East History at West Chester University
59. Pr. Augusto Sinagra (Italy)
Professor Emeritus of European Law at Sapienza University of Rome
60. Pr. Claudio Mutti (Italy)
Former Professor at the University of Bologna, Director of “Eurasia, Rivista di Studi Geopolitici”
61. Pr. Claudio Moffa (Italy)
Former Professor of History of International Relations at the University of Teramo
62. Pr. Angelo d’Orsi (Italy)
Historian of Philosophy and Professor of History of political doctrines at the University of Turin
63. Pr. David Miller (UK)
Sociologist and former professor at the University of Strathclyde, the University of Bath and the
University of Bristol
64. Pr. Jacek Bartyzel (Poland)
Professor of Political Philosophy and Political Theory at Nicolaus Copernicus University
65. Ali Hassan (UK)
CEO of Muslim Public Affairs Committee in the UK
66. Dr. Laurie King (USA)
Professor at Department of anthropology, Georgetown University
67. Pr. Maria Poumier (France)
Former Professor at the University of Paris (Sorbonne), Professor at University of Havana
68. Pr. Denis Rancourt (Canada)
former professor at the University of Ottawa, Co-Director of CORRELATION Research in Public Interest
69. Pr. Rodney Shakespeare (UK)
Economist and Visiting professor at Trisakti University
70. Pr. Bruno Drweski (France)
Professor at the National Institute of Oriental Languages and Civilizations (Université Paris-Cité)
71. Pr. Pamela S. Murray (USA)
Historian and Professor Emerita at the University of Alabama at Birmingham
72. Dr. E. Michael Jones (USA)
former Professor at Saint Mary’s College in Indiana, founder of Culture Wars Magazine
73. Sandew Hira (Netherlands)
Founder of Decolonial International Network known for his decolonial theory, Director of
International Institute for Scientific Research
74. Dr. Denijal Jegić (Lebanon)
Professor of communication in the Department of Communication at Lebanese American University
75. Dr. Konrad Rekas (Poland – Scotland)
Lecturer at Nottingham Trent University
76. Dr. Ladislav Zemanek (Czech)
Historian and Research Fellow at the China-CEE Institute, former Politician
77. Dr. Marta Araújo (Portugal)
Senior Researcher at the Centre for Social Studies, University of Coimbra
78. Daniel Estulin (Lithuania)
Writer and thinker whose main interest is the Bilderberg Group
79. Robert Fantina (Canada)
Board Member of Canadian Voices for Palestinian Rights
80. Alison Weir (USA)
Investigative journalist, Founder and executive director of If Americans Knew and president of
the Council for the National Interest
81. David Rovics (USA)
Singer and Songwriter, Antiwar Musician
82. Jennifer Loewenstein (USA)
Antiwar Activist and Journalist, author at The Journal of Palestine Studies and CounterPunch
83. Pepe Escobar (Brazil)
Geopolitical Analyst and Journalist
84. William Rodriguez (USA)
Antiwar Activist
85. Rabbi Ahron Cohen (UK)
Spokesperson of the worldwide religious group Neturei Karta
86. John Minto (Scotland)
Co-Chair of the Palestine Solidarity Network Aotearoa
87. Dr. Yvonne Ridley (UK)
Journalist and Author, Antiwar Activist
88. Dr. Valérie Bugault (France)
Geopolitical Analyst and Journalist
89. Pr. Ahmed Bensaada (Canada)
Academician, author and Winner of Canada’s Primer Minister prize for High Education
90. Dr. Christian Bouchet (France)
former Politician and Antiwar Activist, PhD anthropology
91. Jean Michel Vernochet (France)
Former Journalist of Le Figaro Magazine, Writer
92. Dr. Kevin J. Barrett (USA)
Arabist-Islamologist Scholar, former Professor at the University of Wisconsin-Madison
93. Dr. Revd. Andrew Ashdown (UK)
30 years of Interreligious Initiatives and Dialogues in Africa, Middle East and the UK
94. Youssef Hindi (France)
Writer, Historian of religions and Geopolitologist
95. Rabbi Dovid Feldman (USA)
Member of the worldwide religious group Neturei Karta
96. Sander Hicks (USA)
Guitarist and Publisher, Antiwar Activist
97. Peter Koenig (Switzerland)
Economist and Geopolitical Analyst with more than 30 years of experience in the World Bank, the
World Health Organization and the Swiss Development Cooperation
98. Imam Muhammad al-Asi (USA)
Former Imam of the Islamic Center in Washington, Research Fellow at the Institute of
Contemporary Islamic Thought
99. Father Dave Smith (Australia)
Social Educator, Antiwar Activist
100. Jürgen Cain Külbel (Germany)
Investigative Journalist and Author
101. Greta Berlin (USA)
Co-founder of the Free Gaza movement
102. Eric Walberg (Canada)
Geopolitical Expert and Author
103. Merlin Miller (USA)
2012 Presidential Candidate and Independent Film Director
104. Howard Druan (USA)
Member of Green Party, Retired Member of the State Bar of Arizona
105. Adrián Salbuchi (Argentine)
Political Analyst, Writer
106. Dragana Trifković (Serbia)
Director General of the Center for Geostrategic Studies in Belgrade
107. Hafsa Kara-Mustapha (UK)
Journalist and Author, Expert of North Africa and UK relationship
108. Pr. Paulina Aroch Fugellie (Mexico)
Professor at the Department of Humanities, Metropolitan Autonomous University
109. Dr. Lorenzo Maria Pacini (Italy)
Head of the Department of Geopolitics at UniDolomiti of Belluno and professor at Libera Università
110. Nina Luxenberg (USA)
Politician and Member of the Green Party
111. Lucien Cerise (France)
Author of Governing by Chaos, Antiwar activist
112. Pr. Andrea Meza Torres (Mexico)
Professor at the Department of Anthropology, Metropolitan Autonomous University
113. Dr. Abdullah Sudin Ab Rahman (Malaysia)
President of HALUAN (humanitarian relief, education, and community development), former Chief
Executive Officer at Darulnaim College of Technology for 12 years
114. Leslie Varenne (France)
Journalist and founder of the Institute for Monitoring and Study of International Relations (Iveris)
115. Dr. Daniele Trabucco (Italy)
Tenured Professor of Constitutional Law at San Domenico University Institute of Rome
116. Dr. Leonid Savin (Russia)
Geopolitical analyst, Chief editor of Geopolitika.ru (from 2008), founder and chief editor of Journal
of Eurasian Affairs
117. Pr. Jeff Cohen (USA)
Retired professor at Ithaca College and Cofounder of RootsAction Education Fund
118. Caleb Maupin (USA)
Founder of Center for Political Innovation, Journalist
119. Zaher Birawi (UK-Palestine)
Chair of the Palestine Forum of Britain, Journalist
120. Muhammad Rabbani (UK)
Managing Director CAGE International, Cage Advocacy Group for Empowerment
121. Margherita Furlan (Italy)
Journalist and director of Casa Del Sole TV
122. Thami Khalid (Belguim)
Co-director of Justice San Frontieres
123. Jacob Cohen (France)
Academic, Novelist and Antiwar Activist
124. Richard Ray (USA)
Editor and Antiwar Activist
125. Ernest H. Wittenbreder Jr. (USA)
President of Power Electronics Innovations Laboratory
126. Mary Gleysteen (USA)
Member of Ground Zero Center for Nonviolent Action
127. Dr. Shahridan Faiez (Malaysia)
Director of Think City
128. Balkhisa Bashir (UK)
Co-founder and director of Barwaqa Relief Organisation
129. Dr. Michael Spath (USA)
Founder of Indiana Center for Middle East Peace
130. Gordon Duff (USA)
Vietnam War Veteran and Antiwar Activist
131. Mohd Azmi Abdul Hamid (Malaysia)
President of Malaysia Consultative Council of Islamic Organizations
132. Ahmad Fahmi Shamsuddin (Malaysia)
President of the Muslim Youth Movement
133. Glen Milner (USA)
Ground Zero Center for Nonviolent Action
134. Wording Saidi (Belgium)
Co-spokesperson of Bruxelles Pantheres
135. Mouhad Reghif (Belgium)
Co-spokesperson of Bruxelles Pantheres