di Andrea Lucidi
Il ministro degli interni venezuelano Diosdado Cabello ha riferito che le armi sequestrate il 14 settembre, nell’ambito dell’operazione di intelligence venezuelana volta a eliminare un complotto contro il presidente Nicolas Maduro, erano ad uso esclusivo delle forze armate di Washington.
Durante un’intervista rilasciata ieri in un programma televisivo insieme al presidente Maduro, Cabello ha annunciato un nuovo sequestro di armi, in corso ancora durante la trasmissione, che riguarderebbe dei fucili d’assalto AK47 dagli Stati Uniti.
Secondo le autorità infatti le casse sequestrate apparterrebbero alla Century Arms, un’azienda americana specializzata nell’importazione e nella fabbricazione di repliche di fucili Kalashnikov negli USA.
Secondo il ministro Cabello nell’ultimo complotto, che le autorità venezuelane imputano alla CIA, sarebbero coinvolti anche hacker di base in Israele oltre a specialisti social per la gestione di migliaia di bot deputati alla diffusione di disinformazione in Venezuela.
Il presidente Maduro, dopo la dichiarazione del suo ministro, ha affermato che quello che è stato mostrato pubblicamente non corrisponde nemmeno al 10% “delle prove che sono in nostro possesso e che abbiamo già consegnato al procuratore generale”.