Bolsonaro: favorisca il pass
di Jeff Hoffman
Jair Bolsonaro è stato accusato di aver fatto manomettere il sistema sanitario sui dati vaccinali. La Corte Suprema del Brasile, rappresentata dal giudice Alexandre de Maraes, ha disposto la perquisizione domiciliare dell’ex presidente Bolsonaro e di altre 13 persone fra Brasilia e Rio de Janeiro, nonchè il sequestro del passaporto e del telefono cellulare dell’ex capo di Stato.
Per il momento l’ex presidente si è rifiutato di rilasciare testimonianza alla polizia federale brasiliana, spiegando che lo farà non appena i suoi avvocati difensori avranno pieno accesso a tutti gli atti.
Rispondendo a un’intervista all’interno del programma televisivo Panic Program sulla rete brasiliana Jovem Pan, Bolsonaro ha definito l’indagine “un piano per metterlo fuori gioco”.
“Non ci sono dubbi che si tratti di un’operazione per distruggermi, avrebbero potuto chiedermi della mia vaccinazione, del mio pass, avrei risposto senza problemi”, ha ribattuto Bolsonaro rispondendo al giornalista. l’ex presidente ha poi confermato di non aver sottoposto la figlia all’inoculazione del siero e di non essersi lui stesso vaccinato. Ma al ministero della Salute risulta, a quanto pare, che Bolsonaro abbia assunto due dosi di vaccino, una il 13 agosto e la seconda il 14 ottobre, presso un centro municipale della città di Duque di Caxias, nello stato di Rio de Janeiro. Secondo le indagini i certificati sarebbero stati falsificati a dicembre del 2022 per ottenere l’ingresso negli Stati Uniti.
Ciò che è certo è che il dossier Bolsonaro è solo all’inizio.