Tre genitori per un DNA sanificato
di Jeff Hoffman
Si chiama “trattamento di donazione mitocondriale” quello che ha appena permesso a un bambino, nel Regno Unito, di nascere con il triplice DNA di due madri e un padre.
Stando al quotidiano The Guardian, la procedura elaborata dai medici del Newcastle Fertility Centre impedisce ai nascituri di ereditare malattie genetiche mitocondriali incurabili.
Un bambino ogni 6mila nasce nel Regno Unito con disturbi mitocondriali, aveva fatto sapere il Sistema Sanitario Britannico nel 2015, evidentemente ansioso di trovare una soluzione.
“Non stiamo giocando a fare Dio, ci stiamo soltanto assicurando che due genitori che vogliono avere un figlio sano possano averlo”, ebbe a dichiarare l’allora primo ministro inglese David Cameron rispondendo alle critiche.
Ad adoperare per la prima volta la cosiddetta “tecnica dei tre genitori”, tuttavia, non è stata la clinica londinese ma, nel 2016, il centro di fertilità dell’ospedale “New Hope” di New York. Per ora,secondo la stampa, non sarebbero più di cinque i bambini nati con questa procedura.
“E’ una notizia entusiasmante”, commentarono immediatamente dall’Università di Maastricht. L’esperimento, a quanto pare, era già stato effettuato negli stessi Stati Uniti nel 1990 ma ottenendo la bocciatura dell’FDA in quanto due dei cinque feti fecondati e impiantati nell’utero della donna svilupparono malattie genetiche.
Le ricerche eugenetiche sul miglioramento del DNA umano non si sono quindi mai fermate.
A permettere la modifica del DNA dopo il Regno Unito, che ha consentito la procedura nel 2015, è l’Australia con la cosiddetta “legge di Maeve” votata nel 2022 e seguita a ruota da Singapore. Grecia e Ucraina, invece, si limitano, per adesso, a commerciare gli ovuli trigenitoriali tramite le cliniche di maternità medicalmente assistita, leggasi utero in affitto.