di Jeff Hoffman
Se l’Arabia Saudita dovesse decidere di non usare più il dollaro per la compravendita di prodotti petroliferi il sistema economico globale imploderebbe e, inutile illudersi, l’economia statunitense verrebbe rasa al suolo.
In poche parole, ha spiegato a Fox News l’ex vicesegretario per gli Affari pubblici degli Stati Uniti, Monica Crowley, il rischio è quello di un tracollo economico totale.
Descrivendo una tempesta perfetta, la Crowley ha spiegato che l’evidente debolezza politica di Joe Biden, combinata con la guerra in Ucraina e con la desiderata riconversione della produzione energetica nazionale ha fatto si che i nemici degli Stati Uniti, guidati dalla Cina, andassero a formare un nuovo ordine mondiale.
Ciò che tende a sfuggire a politici ed economisti, tuttavia, è che per accedere alla cosiddetta riserva mondiale i paesi in via di sviluppo debbano obbligatoriamente rispettare alcuni parametri di affidabilità e innovazione anche militare.
Non a caso, difatti, la Cina ha dovuto fare passi da gigante anche nel rinnovamento dell’esercito.
Tradotto in lingua corrente si può dire che per entrare nel mio negozio devi essere armato, ma siccome sei armato io ti denuncio e chiamo la polizia.
Abbiamo approfittato del privilegio economico che avevamo e adesso rischiamo la catastrofe, ha precisato con altre parole l’alta funzionaria a stelle e strisce.
L’inflazione peggiorerà, ha fatto capire la Crowley, aggiungendo poi che oltre al dominio economico Washington rischia di perdere definitivamente anche lo status di superpotenza.
Il futuro degli Stati Uniti d’America, si direbbe, è sempre più incerto.