di Fabio Belli
L’Unione europea intende posare un cavo sottomarino per la trasmissione dati attraverso il Mar Nero per migliorare la comunicazione con la Georgia e, allo stesso tempo, ridurre la dipendenza dalle linee che passano attraverso la Russia.
Lo si legge nel quotidiano Financial Times che cita un documento della Commissione europea dove si evince che un un cavo in fibra ottica, lungo 1.100 km, collegherà il Vecchio Continente con il Caucaso.
Secondo il quotidiano britannico, Bruxelles e la Georgia avevano concordato, per 45 milioni di euro, la posa del cavo già nel 2021 chiamando il progetto Kardessa ed affidando i lavori alla nota società telefonica britannica Vodafone. Tuttavia il documento dell’Unione europea esprime seri dubbi sulla concreta fattibilità e sui tempi di attuazione. Il percorso della linea in fibra ottica dovrebbe collegare via mare Ucraina, Bulgaria, Turchia e Georgia per poi proseguire sottoterra in Armenia, Kazakistan e proseguire in Asia.
Ad ogni modo il progetto Kardessa non è l’unica ambizione di Bruxelles per aggirare il transito dalla Russia. Nell’ambito del programma Global Gateway, sotto le acque del Mar Nero è prevista anche la posa di una linea elettrica sempre tra Georgia, Azerbaigian, Romania e Ungheria. Il progetto, definito a fine 2022, prevede uno stanziamento di 2,3 miliardi di euro da parte di Bruxelles con termine dei lavori stimato a fine 2024.