di Gionata Chatillard
La Cina deve prepararsi a nuove forme di conflitto per contrastare l’espansionismo occidentale. A dirlo è il generale Wang Haijiang, che in un articolo pubblicato sulla rivista Study Times ha avvertito che Pechino potrebbe essere presto oggetto di nuove offensive da parte di Washington e dei suoi alleati. In questo senso, l’attuale responsabile dell’Esercito cinese per il fronte occidentale ha parlato apertamente di “guerra ibrida”, citando il conflitto in Ucraina come un precedente che la Repubblica Popolare dovrebbe tenere in grande considerazione per calibrare le future mosse in campo bellico..
“Gli scontri militari sono oggi intrecciati con battaglie politiche, finanziarie, tecnologiche, spaziali, cibernetiche e cognitive”, ha spiegato Wang, invitando il suo paese a puntare sulla tecnologia per poter rispondere con efficacia alle sfide che attendono la Cina all’orizzonte. Prima fra tutte quella di Taiwan, con gli Stati Uniti che sembrano ormai disposti a tutto pur di non far riprendere a Pechino il controllo dell’isola.
Fra le armi che Taipei e Washington potrebbero utilizzare in chiave anti-cinese ci sono niente meno che sciami di droni in grado di sopraffare autonomamente le difese aeree nemiche grazie all’Intelligenza Artificiale. I dettagli del programma DARPA AMASS sono spiegati in un rapporto del Pentagono in cui si parla della possibilità di lanciare migliaia di velivoli autopilotati allo stesso tempo. Il Governo statunitense ha già stanziato 78 milioni di dollari per il progetto, che secondo le simulazioni del Dipartimento della Difesa si sarebbe dimostrato particolarmente efficace nel respingere con successo un eventuale attacco cinese contro Taiwan.
I droni, d’altronde, sono stati fra i grandi protagonisti della guerra in Ucraina, tanto che il loro impiego su vasta scala sembra destinato a crescere nei prossimi conflitti. Almeno finché questi velivoli non saranno sostituiti dal prossimo ritrovato tecnologico, in una corsa agli armamenti sempre più veloce e imprevedibile. Motivo per cui il generale Wang ha suggerito al suo Esercito di prepararsi a qualsiasi tipo di conflitto, immaginabile o inimmaginabile che sia.