di Margherita Furlan
Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, si è opposto alla proposta della NATO di aprire una sede a Tokyo, sostenendo che l’Alleanza Atlantica dovrebbe rimanere incentrata sul Nord Atlantico, come da missione originaria. Macron si oppone così allo scenario di una “NATO asiatica”, ovvero alle richieste americane di un maggiore coinvolgimento dell’Europa nelle questioni di sicurezza in Asia, dunque nel confronto Usa-Cina. La posizione del presidente transalpino è in linea con le dichiarazioni della sua ultima visita nella Repubblica Popolare Cinese, dove ha sostenuto che i paesi europei dovrebbero rifiutare di farsi coinvolgere in conflitti che non li riguardano (Taiwan e Indo-Pacifico). La creazione di una sede NATO richiede il sostegno unanime del Consiglio del Nord Atlantico, il più alto organo decisionale politico della Nato: la Francia ha quindi il potere di bloccare l’iniziativa.
Nel frattempo, l’asse tra Pechino e Parigi sembra offrire una sponda europea all’iniziativa diplomatica cinese. L’alto diplomatico e consigliere di Stato cinese, Wang Yi, e il consigliere per la politica estera del presidente francese Emmanuel Macron, Emmanuel Bonne, hanno difatti tenuto colloqui telefonici per «creare le condizioni tali da avviare una risoluzione politica del conflitto in Ucraina». Il tentativo è anche quello di riaprire il dialogo iniziato con la visita in Cina del presidente francese lo scorso aprile. “Gli interessi comuni a Pechino e a Bruxelles sono di molto superiori alle loro differenze”, ha detto Wang in merito all’allontanamento tra le élite politiche di Unione Europea e Repubblica popolare.