di Fabio Belli
La società statale russa, Rosatom, ha firmato un accordo per la costruzione di centrali nucleari galleggianti.
La joint venture, siglata con un’altra società russa, la TSS Group, prevede la realizzazione di una serie di unità elettriche galleggianti con una capacità di almeno 100 MW elettriche. L’entrata in funzione delle centrali, quattro delle quali già in costruzione nella zona mineraria di Baimskaya, è prevista fra il 2029 e il 2033 per una durata fino a 60 anni. Centrali che utilizzeranno reattori RITM-200M, simili a quelli usati dalle moderne rompighiaccio a propulsione nucleare.
Secondo quanto affermato dai responsabili delle due compagnie, oltre alla compatibilità ambientale e al funzionamento stabile, le unità nucleari galleggianti sarebbero in grado di fornire indipendenza energetica dalle reti elettriche principali, nonché proteggere dalla volatilità dei mercati energetici.
Tuttavia la Russia ha già una centrale nucleare galleggiante, l’Akademik Lomonosov, che fornisce calore ed energia alla città di Pevek, affacciata sul mare della Siberia.