di Fabio Belli
Pochi giorni prima dell’incidente aereo nella regione di Tver, Evgeny Prigozhin avrebbe effettuato un tour diplomatico in Africa.
A riportarlo è il Wall Street Journal, secondo cui l’aereo di Prigozhin sarebbe atterrato nella capitale della Repubblica Centrafricana, Bangui, il 18 agosto scorso.
Il capo della Wagner avrebbe riferito al presidente Faustin-Archange Touadéra, che il fallito tentativo di ribellione in Russia del 24 giugno non avrebbe interferito con le manovre nello stato africano, promettendo di rafforzare la presenza militare della Compagnia nel Paese per garantire la sicurezza delle autorità e “promuovere nuovi investimenti nell’agricoltura”.
Il giorno successivo, Prigozhin avrebbe incontrato i rappresentanti della Forza di risposta rapida sudanese che, secondo il quotidiano statunitense, sarebbero state aiutate dalla Wagner per conseguire una serie di vittorie contro l’esercito del Sudan, inclusa la cattura di una delle imprese militari e della base a Khartum. A tal proposito le forze ribelli sudanesi avrebbero premiato anche Prigozhin che, successivamente si sarebbe recato in Mali e da lì a Mosca.
Intanto mentre il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko annuncia che il nucleo della Wagner rimarrà in Bielorussia, sono stati recuperati il carrello e un’ala dell’aereo dove avrebbe viaggiato Prigozhin. Il ritrovamento è stato localizzato a 3 km dal luogo dell’impatto e a poche centinaia di metri dal luogo in cui è stata trovata la coda dell’aereo. Ciò avvalorerebbe la tesi che il velivolo si sarebbe sgretolato mentre era ancora in volo.