di Gionata Chatillard
Negli stadi italiani la sicurezza non è mai abbastanza. Dopo i tornelli e i biglietti nominativi, per andare a vedere una partita bisognerà presto anche farsi scannerizzare il volto. Questa l’idea della Lega Calcio, che in questi giorni ha presentato ufficialmente un progetto che era comunque nell’aria da mesi. L’obiettivo dichiarato è quello di combattere razzismo e violenza, individuando i responsabili di comportamenti pericolosi grazie ai dati biometrici raccolti proprio all’entrata degli impianti. Senza riconoscimento facciale, avvertono i responsabili della Serie A, sarebbe infatti impossibile risalire ai mascalzoni che potrebbero invece farla franca mimetizzandosi tra la folla.
L’iniziativa -che è già al vaglio della Lega Calcio e sarà presto presentata anche al Governo- prevede di far firmare ai tifosi una liberatoria al momento dell’acquisto del biglietto. Un passaggio, questo, fondamentale per poter aggirare le leggi sulla privacy e replicare così quanto già succede in alcuni stadi degli Stati Uniti, dove la procedura per andare vedere una partita è ormai praticamente identica a quella necessaria per prendere un aereo.
Il biglietto, insomma, non lo pagheremo solo più coi soldi, ma anche con i nostri dati biometrici. Il tutto, come al solito, in nome della sicurezza collettiva.