di Fabio Belli
“Sosteniamo la legittima difesa della nazione palestinese”.
Queste in sostanza le parole pronunciate dal presidente iraniano Ebrahim Raisi in seguito all’azione senza precedenti di Hamas nei confronti di quello che Teheran considera “il regime sionista di Tel Aviv”. Un regime che secondo Raisi sarebbe responsabile, con i suoi sostenitori, di mettere in pericolo la sicurezza delle nazioni mediorientali.
Il leader iraniano, nell’esortare la comunità musulmana a sostenere il popolo palestinese nella sua lotta contro il nemico, ha avvertito Israele che l’equazione regionale è cambiata e che la guerra potrebbe essere dannosa.
“L’Iran invita il mondo intero a osservare il fatto che l’accumulo di oppressione e ingiustizia nei confronti della nazione palestinese, il perdurare degli insulti alle donne e ai prigionieri, e la profanazione di al-Quds e della prima ‘Qibla’ dei musulmani, non dureranno per sempre”, ha sottolineato Raisi.
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, esprimendo gratitudine per la posizione di Teheran, ha riferito ieri, domenica 8 ottobre, d’un colloquio telefonico con Raisi, che avrebbe elogiato l’attacco a sorpresa contro Israele. L’agenzia di stampa iraniana IRNA ha confermato la telefonata senza tuttavia fornire ulteriori dettagli.
Durante il colloquio Haniyeh ha detto che l’operazione militare si estenderà presso altri scenari che per ora si limitano al confine libanese dopo il dispiegamento di mezzi dell’esercito da parte di Tel Aviv e dopo che Hezbollah ha rivendicato un attacco dell’artiglieria contro una postazione militare israeliana nelle fattorie di Shebaa.
Nella giornata di oggi la Missione permanente iraniana all’Onu ha negato ogni coinvolgimento nell’attacco a Israele, precisando che la leadership palestinese prende le decisioni in modo indipendente. “Le notizie sul coinvolgimento iraniano possono essere interpretate come tentativi da parte del governo israeliano di giustificare il fallimento militare e di intelligence.” Wall Street Journal invece chiude la questione in modo troppo affrettato quanto provocatorio e scrive: “L’Iran è stato coinvolto nella pianificazione degli attacchi di Hamas e ha dato il via libera in una riunione lunedì scorso, in Libano.”