Israele-Gaza: il macabro precedente delle Fosse Ardeatine
di Domenico D’Amico
L’eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenuto a Roma il 24 marzo del 1944, come ritorsione dei tedeschi all’azione del giorno prima dei partigiani del GAP ai danni del battaglione tedesco ‘Bozen’ – durante la quale, va sempre ricordato, morirono anche due civili italiani, uno dei quali un ragazzino di 13 anni, Piero Zuccheretti – è ricordato nella storia per l’abominio della sproporzione di 10 a 1 dei morti italiani e dei morti tedeschi, decisione presa dai vertici politici e militari tedeschi.
Si andò anche oltre quella proporzione e i tedeschi uccisero, senza alcuna ragione se non quella di coprire l’eccidio già compiuto, 15 persone in più oltre alle 320 che rispettavano la proporzione stabilita.
Nel processo che venne poi celebrato nel novembre del ’46 a Roma, l’accusa concesse alla difesa che i tedeschi avessero potuto procedere, secondo leggi di guerra, a una rappresaglia ma che prima avrebbero dovuto cercare i colpevoli materiali, e poi eventualmente procedere alla rappresaglia che però avrebbe dovuto rispettare dei precisi requisiti ossia: doveva essere «proporzionata», «ragionevole» ed eseguita «nel rispetto dei principi fondamentali di guerra come il rispetto della vita dei non combattenti e degli interessi dei neutrali».
Nulla di questo fu rispettato in quella tragica giornata, quando i tedeschi procedettero sommariamente a raccogliere detenuti in attesa di giudizio, dissidenti ed ebrei nelle carceri e nelle strade romane.
E nella condanna di primo grado la sentenza fu di fucilazione per i responsabili, Kesslring e Kappler in testa (commutata poi in anni di carcere).
Ora, dal 7 ottobre sono passati ormai 48 giorni. I morti israeliani di quel giorno sono circa 1300, conteggiando anche le vittime del fuoco amico israeliano, che sono comunque centinaia.
A Gaza sono ormai state uccise,trucidate, quasi 15mila persone, in grandissima maggioranza innocenti civili; circa 6000 sono bambini, alcuni anche bambini neonati , oltre a migliaia di donne e anziani, malati e ricoverati negli ospedali. Bambini, donne e anziani che i nazisti a Roma, in quella occasione, non avevano osato toccare.
La proporzione di 1 a 10 tra morti israeliani e morti palestinesi è già stata ampiamente superata; forse Israele vuole spingersi sulla proporzione che aveva in mente Hitler, per la rappresaglia: ossia 50 italiani per ogni tedesco ucciso. Se si considerano i feriti probabilmente anche questa macabra proporzione è già stata superata. La Corte Penale Internazionale, così solerte con Putin, dovrebbe solo trarre le ovvie conseguenze, come già il Sudafrica e altri Paesi e personalità le hanno già intimato di fare: emettere un mandato di cattura internazionale per Netanyahu e il suo governo, oltre che per i responsabili militari. Il precedente storico e penale è sotto gli occhi di tutti