di Fabio Belli
Un aereo da trasporto russo IL-76, con a bordo prigionieri ucraini, è caduto stamane nella regione russa di Belgorod.
L’incidente è avvenuto alle 11.15 ora di Mosca. A bordo vi erano 65 militari dell’esercito ucraino che dovevano atterrare per uno scambio di prigionieri, sei membri dell’equipaggio e tre accompagnatori. Tutti gli occupanti hanno perso la vita.
I media ucraini hanno in un primo momento rivendicato l’abbattimento dell’aereo per poi cambiare versione. Una fonte del Ministero della Difesa russo ha confermato lo scambio di prigionieri in programma oltre al fatto che il piano di volo dell’IL-76, partito dalla base aerea militare Chkalovsky vicino a Mosca, sarebbe stato cambiato proprio per il pericolo di essere colpito in volo dalle forze armate di Kiev che da protocollo erano a conoscenza della rotta dell’aereo.
Sempre il ministero della Difesa russo, ha successivamente confermato che l’aereo è stato abbattuto da due missili ucraini provenienti dalla località Liptsy, nella regione di Kharkov utilizzando un sistema missilistico antiaereo.
Il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, ha incaricato i deputati di preparare un appello al Congresso degli Stati Uniti e al Bundestag tedesco in relazione all’incidente aereo per mostrare ai parlamentari stranieri per quali scopi Kiev sta usando il loro aiuto militare. “Questo è un regime nazista, nutrito da Biden, Macron, Scholz e altri politici, dovrebbero rendersi conto delle proprie responsabilità e i membri dei rispettivi parlamenti dovrebbero dichiarare l’impeachment”, ha affermato Volodin in sessione plenaria della camera bassa russa ribadendo le intenzioni terroristiche di Kiev.
E proprio il terrorismo è stato al centro dell’incontro a Mosca avvenuto tra i massimi funzionari della sicurezza iraniani e russi. Il segretario del Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano, Ali Akbar Ahmadian e il suo omologo russo, Nikolai Patrushev, hanno discusso un’ampia gamma di questioni bilaterali, regionali e internazionali, compresi i legami di sicurezza e difesa tra i due paesi, nonché del conflitto nella Striscia di Gaza dove il massacro continua. I proiettili di un carro armato israeliano hanno colpito oggi un centro di addestramento delle Nazioni Unite a Khan Younis che ospitava decine di migliaia di sfollati. Secondo quanto affermato da un funzionario delle squadre di soccorso delle Nazioni Unite, il bilancio è di almeno 9 morti e 75 feriti.
Nel frattempo, nella calda regione mediorientale sì è scatenato un altro raid notturno da parte degli Stati Uniti, la cui aviazione ha preso di mira le milizie filo-iraniane del movimento Kataib Hezbollah a sud di Baghdad.
In risposta, le forze della resistenza irachena hanno colpito una struttura militare occupata illegalmente dagli Stati Uniti nella vicina Siria e la base aerea di Ain al-Asad nella provincia occidentale irachena di Anbar.