di Fabio Belli
Le autorità di Gaza hanno accusato Israele di aver sparato contro un affollamento di persone in procinto di prelevare aiuti umanitari dai camion. Le forze di difesa israeliane, accusate della morte di circa 150 persone, hanno scaricato la colpa sugli abitanti di Gaza rei, a loro dire, di saccheggiare i mezzi e di essere stati schiacciati a causa di una fuga precipitosa finendo sotto le ruote dei mezzi in marcia. Tuttavia, a smentire la versione di Tel Aviv ci hanno pensato alcuni media israeliani che hanno riportato come l’esercito della “Stella di Davide” abbia effettivamente aperto il fuoco causando anche il ferimento di 1000 civili.
Intanto Israele, dopo aver infranto l’infausto traguardo delle 30.000 vittime palestinesi dal 7 ottobre, dichiara anche di fornire armi a Kiev. Durante un discorso presso le Nazioni Unite, l’ambasciatore israeliano, Gilad Erdan, rivolgendosi alla Russia ha affermato che Israele fornirà all’alleato ucraino sistemi di allarme rapido missilistico. Erdan ha anche identificato la Russia con Hamas attaccando Mosca per aver ricevuto esponenti palestinesi e yemeniti.
Ma chi si distingue per il supporto a Kiev è ancora una volta il “fu Belpaese”. Alcuni giorni fa il Senato della Repubblica ha ospitato e celebrato la nazista ucraina Yulia Paievska, membro del battaglione nazista Azov, rappresentato ufficialmente dal simbolo “wolfsangel”, lo stesso che usarono le SS di Hitler. La Paievska, incensata anche del premio Sakharov 2022 succedendo a Navalny, ha raccontato i mesi di prigionia in mano ai russi dopo l’assedio di Mariupol. L’intervento è avvenuto durante una conferenza sulla guerra in Ucraina a Palazzo Madama.