di Jeff Hoffman
Forze militari e di polizia hanno fatto irruzione nell’ambasciata messicana dell’Ecuador per arrestare l’ex vice presidente Jorge Glas, violando contemporaneamente il diritto internazionale e la sovranità messicana.
“E’ tecnicamente un casus belli”, ha immediatamente commentato l’ex presidente Rafael Correa sottolineando che per l’America Latina si tratta di un fatto senza precedenti.
Mentre il Mexico e il Nicaragua hanno prontamente interrotto le relazioni diplomatiche con l’Ecuador, Xiomara Castro, presidente dell’Honduras e capo pro tempore della Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici, CELAC, ha convocato per oggi, lunedì 8 aprile, una riunione d’urgenza preannunciando un disegno di legge per sospendere il paese dal mercato comune latinoamericano noto come Mercosur.
Con il deciso sostegno della Colombia, si legge dalla stampa internazionale, Castro ha convocato la riunione del CELAC di fronte all’evidente violazione, da parte del governo dell’Ecuador, della Convenzione Americana sull’Asilo e della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche.
Il Messico ha già dichiarato che si appellerà alla Corte Internazionale di Giustizia mentre, altri Paesi come Brasile, Bolivia, Honduras e Venezuela hanno condannato l’aggressione. Gustavo Petro, presidente della Colombia, chiederà che la Corte Internazionale dei diritti dell’uomo adotti misure cautelative nei confronti di Glas.
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha dichiarato che gli Stati Uniti condannano qualsiasi violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, invitando l’Organizzazione degli Stati Americani a monitorare la situazione.
Tuttavia,l’organo competente per risolvere la crisi diplomatica tra Messico ed Ecuador dovrebbe essere la Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) e non l’Organizzazione degli Stati Americani (OAS), che obbedisce solo agli interessi di Washington, ha dichiarato Ricardo Salgado, Ministro della Pianificazione Strategica dell’Honduras.
“L’OAS rappresenta l’elefante bianco e l’agente golpista del Centro e Sud America”, ha spiegato senza peli sulla lingua Salgado, precisando che un intervento dell’OAS “non sarebbe una buona idea”.
“Il silenzio complice dei governi degli Stati Uniti e del Canada, riguardo al rapimento di Jorge Glas e alla violazione della sovranità messicana da parte del governo ecuadoriano, è un atto vergognoso, ma non sorprendente” ha invece commentato il ministro degli Esteri venezuelano Yvan Gil.
Nel pieno della dittatura uruguaiana, il 28 giugno 1976, fu ordinato l’assalto dell’ambasciata venezuelana a Montevideo dove venne sequestrata Elena Quinteros, insegnante e membro del partito Per la Vittoria del Popolo.
Stesso giardino stesso elefante?