di Gionata Chatillard
L’alleanza fra Washington e Seul è ormai atomica. Lo ha confermato ieri il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, spiegando che gli accordi recentemente raggiunti con gli Stati Uniti in ambito militare elevano la collaborazione fra i due paesi a un livello “nucleare”. I documenti in questione, firmati la scorsa settimana, stabiliscono infatti una serie di linee guida congiunte sull’uso della deterrenza atomica. Obiettivo dichiarato del patto, dicono i diretti interessati, sarebbe quello di non farsi trovare impreparati di fronte a un possibile attacco da parte della Corea del Nord. Ragion per cui gli Stati Uniti si impegnano a mobilitare l’intera gamma della propria capacità atomica qualora fosse necessario.
La notizia, evidentemente, non è stata ben accolta a Pyongyang, il cui Governo ha già minacciato ritorsioni. Anche perché gli Stati Uniti -almeno teoricamente- avevano ritirato il proprio arsenale atomico dalla Corea del Sud nel lontano 1991. L’accordo appena annunciato è dunque un ennesimo segnale che la pace in Estremo Oriente potrebbe avere i giorni contati. “Washington e Seul tradiscono la loro sinistra intenzione di intensificare i preparativi per una guerra nucleare contro di noi”, ha dichiarato il Ministero della Difesa nordcoreano, minacciando di aumentare ulteriormente la propria capacità atomica e di far pagare “un prezzo inimmaginabilmente alto” agli Stati Uniti qualora il Pentagono decidesse di passare all’attacco.
Parole, queste, definite da Seul come semplici “sofisimi”. Il Governo sudcoreano afferma infatti che il nuovo accordo con Washington non si sarebbe reso necessario se prima non ci fossero state le minacce e i test missilistici di Pyongyang, che dal canto suo dichiara invece di essere stata costretta a dotarsi di armi atomiche proprio perché sentiva sul collo il fiato dell’espansionismo statunitense. La Storia, d’altronde, almeno su questo sembra dare ragione alla Corea del Nord, dal momento che negli ultimi decenni, i paesi che più si sono dimostrati impermeabili alle ingerenze statunitensi sono proprio quelli dotati di bombe nucleari.