di Fabio Belli
Il candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accusato il CEO di Meta Mark Zuckerberg di aver complottato contro di lui durante le elezioni del 2020 e lo ha messo in guardia per la campagna elettorale in corso.
Le accuse del tycoon sarebbero contenute nel nuovo libro di Trump, intitolato “Save America”, la cui uscita è prevista per la prossima settimana. Secondo la pubblicazione, Zuckerberg avrebbe speso 420 milioni di dollari come contributo elettorale al candidato repubblicano per poi tramare contro Trump.
“Se anche questa volta farà qualcosa di illegale trascorrerà il resto della sua vita in prigione, così come tutti coloro che imbroglieranno nelle elezioni presidenziali del 2024″, scrive ancora nel libro Trump che, non a caso, di recente aveva scritto su Truth Social che, in caso di rielezione, avrebbe perseguito i cosiddetti truffatori elettorali a livelli mai visti prima e li avrebbe mandati in prigione per lungo tempo.
Nel frattempo, Elon Musk, su X ha affermato che la possibilità che il governo degli Stati Uniti possa essere coinvolto nell’arresto del CEO di Telegram Pavel Durov rappresenta una preoccupante possibilità. L’avvocato di Durov, David-Olivier Kaminski, ha intanto definito assolutamente assurde le accuse nei confronti di Telegram. Mentre dal Cremlino il portavoce presidenziale Dmitry Peskov ha espresso la speranza che l’arresto dell’imprenditore di origine russa, non si concluda con un processo a per motivi politici.