di Fabio Belli
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha iniziato il suo tour africano per rafforzare le relazioni tra Mosca e i paesi del Sahel.
È quanto riporta l’agenzia russa Tass, secondo cui il capo della diplomazia russa ha incontrato ieri a Conakry, il suo omologo guineano Morisanda Kouyate. Obiettivo della visita la liaison con la Guinea, estremamente vitale per gli interessi della Russia in quanto nella regione fornisce l’accesso al mare. Una delle questioni discusse da Lavrov con Kouyate è stata infatti il riavvio del comitato intergovernativo russo-guineano per il commercio e la cooperazione economica, che non si riuniva dal 2019. Il capo della diplomazia della Guinea è stato altresì invitato da Lavrov a una conferenza ministeriale al Forum di partenariato Russia-Africa previsto per novembre a Sochi, con l’obiettivo di dare ulteriore slancio all’attuazione degli accordi raggiunti durante il secondo vertice Russia-Africa dello scorso luglio.
Nel frattempo, la russa Rusal sta implementando un progetto del valore di oltre 300 milioni di dollari per sviluppare la miniera guineana di Dian Dian, considerata la più grande al mondo per l’estrazione di bauxite.
Inoltre, secondo quanto annunciato sul suo canale Telegram dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, il viaggio di Lavrov ha toccato anche la Repubblica del Congo, dove ha firmato un accordo internazionale con la leadership congolese nella città di Oyo, a oltre 400 chilometri dalla capitale Brazzaville. Il ministro degli Esteri russo, durante la conferenza stampa con il suo omologo Jean-Claude Gacosso ha anche fatto sapere che Mosca parteciperà all’iniziativa congolese per una soluzione libica.
“Sosteniamo l’idea di preparare una vera conferenza pan-libica e utilizzeremo i nostri contatti con varie forze libiche per unirle su questa piattaforma”, ha detto Lavrov.