di Fabio Belli
Nel tentativo di contrastare la Nuova Via della Seta cinese nel Continente Nero, gli Stati Uniti stanno investendo nel progetto del Corridoio Lobito.
Si tratta di una ferrovia lunga 1.600 chilometri che potrebbe trasportare tonnellate di minerali critici dalla Repubblica Democratica del Congo e dalla Zambia alla costa angolana. Il progetto prende nome dalla joint venture tra la Trafigura, multinazionale di commercio di materie prime con sede a Singapore, la Mota-Engil, gruppo portoghese dell’edilizia civile e l’operatore ferroviario belga Vecturis.
Il consorzio fornirà una rotta occidentale più rapida per il mercato e, tramite il promesso investimento del valore di 250 milioni di dollari a opera della International Development Finance Corporation degli Stati Uniti, prevede la nuova costruzione di circa 550 km di linea ferroviaria in Zambia, dal confine di Jimbe a Chingola nella cintura del rame, insieme a 260 km di strade di raccordo.
La settimana scorsa, gli Stati Uniti hanno firmato un memorandum d’intesa con l’Angola, la Repubblica Democratica del Congo, lo Zambia e la Commissione Europea per dare il via definitivo al progetto, con la Banca africana di sviluppo che si è impegnata a raccogliere 1,6 miliardi di dollari in finanziamenti, contribuendo essa stessa con circa 500 milioni di dollari.
L’intento di Washington e di Bruxelles, già espresso a settembre a margine del G20 in India, è quello di rafforzare i legami tra l’Occidente e le nazioni africane che, ormai da diversi mesi, hanno uno sguardo rivolto sempre più verso Levante.